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2023-02-25 18:51:22 Analisi dei mercati del 25.02.23

Bitcoin ha trascorso tutta la settimana nel tentativo di rompere la resistenza nella regione $25K, ma il mancato breakout ha prodotto un deciso rigetto dei prezzi che ha spinto la principale criptovaluta a ridosso del primo livello di supporto chiave in area $22.500.

Al momento della pubblicazione Bitcoin è scambiato a circa 23.000 dollari.

Capitalizzazione di mercato $1056 miliardi, indice di BTC dominance 42,1%.

Ieri gli indici azionari hanno subito una violenta frustata al ribasso, con il Nasdaq in calo dell'1,69% e l'S&P 500 in calo dell'1,05% per chiudere a 3970 punti.

L'indice del dollaro ha chiuso la settimana in deciso rialzo, arrivando a sfiorare quota 106 punti e il rendimento dei treasury a 10 anni è salito in zona 4%.

Ieri gli indici azionari hanno scontato i dati sull'indice dei prezzi PCE, che ha confermato la tendenza emersa la scorsa settimana di una recrudescenza dell'inflazione.

Anche il PCE Core (prezzi al netto di generi alimentari ed energia) è cresciuto, sia su base mensile che su base annua.

Ciò ha prodotto un rapido mutamento nella narrazione macro: solo due settimane fa il Presidente della Fed Powell parlava del processo di disinflazione in corso, mentre i dati attuali sembrano andare in controtendenza.

A mio avviso però è presto per parlare di un forte rimbalzo dell'inflazione basandoci esclusivamente sui dati di gennaio, che potrebbero rappresentare un'eccezione.

Inoltre consideriamo il fatto che i dati macro spesso sono soggetti a revisioni significative (ad esempio giovedì il PIL americano del Q4 '22 è stato rivisto al ribasso).

In ogni modo, i mercati finanziari hanno iniziato a scontare la probabilità che la Fed alzi ulteriormente il suo terminal rate (addirittura qualcuno ha iniziato a paventare il 6%) e che si torni a un regime di hike da 0,50% in luogo dello 0,25% attualmente sul tavolo.

Direi che dopo i prosismi dati sull'inflazione di febbraio (prezzi al consumo e alla produzione), avremo più informazioni per formulare delle ipotesi più concrete.

In tale contesto, l'indice S&P 500 è sceso sui minimi di fine gennaio a 3945 punti chiudendo la sessione sotto la soglia psicologica 4000 punti (che è anche lo strike price con la gamma più ampia in vista dell'OpEx del 17 marzo).

Sul fronte crypto, Bitcoin sembra aver trovato supporto nella regione $23K, ma in prospettiva di medio lungo termine i due supporti chiave sono rispettivamente in area 22.500 e 21.000 dollari.

Una settimana fa abbiamo parlato dei possibili fattori alla base di una correzione o di una continuazione del rialzo.

Come è emerso negli ultimi giorni, il forte livello di resistenza nella regione $25K si sta rivelando molto solido e non è stato possibile raggiungere le zone di stop loss delle posizioni short.

Di conseguenza, Bitcoin è stato inviato al limite inferiore del trading range che ha caratterizzato la price action nelle ultime due settimane.

Anche la forza del dollaro e le conseguenti difficoltà degli indici azionari hanno avuto un ruolo importante nella dinamica ribassista scontata da Bitcoin.

Cosa ci aspetta la prossima settimana e quali fattori influenzeranno il mercato delle criptovalute?

1. Azione normativa contro stablecoin, exchange o altcoin e retorica aggressiva da parte delle autorità di regolamentazione, principalmente degli Stati Uniti (di questo parleremo dopo);

2. Correlazione con il mercato azionario in calo;

3. Se Bitcoin perde il supporto a $22.500, ragionevolmente scenderà a testare il supporto successivo in zona $21K. In questo caso le altcoin, che nelle ultime due settimane hanno registrato performance di tutto rispetto, potrebbero subire una correzione nell'ordine del 20-30%.

E quest'ultimo aspetto condurrà al panico e alla fuga dal mercato, alla luce del deterioramento della qualità degli investitori che si verifica sempre dopo un rialzo significativo del mercato.
427 views15:51
Aprire / Come
2023-02-22 16:01:05 Buongiorno a tutti, oggi alle 18:00 sarò ospite su Binance Live per analizzare insieme l’attuale fase di mercato.

Potete seguire l’evento a questo link
1.3K views13:01
Aprire / Come
2023-02-18 21:37:21 Questo potrebbe portare alla creazione di un crypto-hub a Hong Kong, che ragionevolmente indica un cambio di strategia del governo cinese in materia di criptovalute. Sappiamo bene che a Hong Kong non si muove una foglia se la Cina non approva, dunque possiamo ipotizzare che in caso di successo "dell’esperimento" anche i cittadini della Cina continentale avranno nuovamente libero accesso al mercato delle criptovalute.

- Le alts non hanno ancora espresso il loro potenziale al rialzo, almeno basandoci sull'andamento dei cicli di mercato precedenti. E ciò potrebbe portare a un'altra ondata di rialzi che inciderà positivamente anche sulla capitalizzazione di mercato. Naturalmente una simile dinamica aiuterà Bitcoin a superare l'area di resistenza nella regione $25K.

Ovviamente non possiamo sapere a priori quale dei due scenari si concretizzerà nei prossimi giorni/settimane, ma le informazioni di cui sopra devono servire a costruire una solida strategia d’investimento (e di trading) anche e soprattutto in ottica di risk e money management.

Buon fine settimana a tutti.
2.0K views18:37
Aprire / Come
2023-02-18 21:37:21 Scommetto che il gioco principale della prossima settimana sarà lo stop hunting di queste posizioni, magari forzando i prezzi fino alla regione $26K.

Chi è sul mercato da tempo, sa bene che Bitcoin tende ad essere duro con gli short.

Infatti un long e uno short sul mercato delle criptovalute non sono affatto equivalenti in termini di rischi, come magari accade nel Forex.

Le altcoins sono ancora indietro e non hanno chiuso il gap con Bitcoin dopo il rally degli ultimi giorni e fino a quando la principale criptovaluta non rallenterà per consolidarsi, la tendenza sarà questa.

Opzione più probabile per i prossimi giorni è Bitcoin nell'intervallo tra la regione $25K e il primo supporto chiave a $23300-$23500.

Uno scenario alternativo è quello di un breakout della regione $25k con aggiornamento dei massimi del 2023, magari alimentato da uno short squeeze in caso si raggiungano gli stop delle posizioni corte menzionate in precedenza.

In conclusione voglio menzionare alcune dinamiche di cui abbiamo discusso più volte nel canale.

In primis l'azione degli enti di regolamentazione finanziaria e della stampa tradizionale, che stanno palesemente alimentando una campagna denigratoria contro il settore.

Nelle ultime settimane abbiamo assistito a dei patetici tentativi di FUD ai danni di Binance, Tether e altre entità del settore, con alcuni articoli di stampa che hanno rasentato la soglia del ridicolo (Reuters e WSJ in grande spolvero).

Anche agenzie pubbliche come la Sec sembrano intenzionate ad alzare il tiro nei prossimi mesi.

Un altro elemento di considerazione è relativo alla lenta ma costante perdita di correlazione tra Bitcoin e il mercato azionario; come abbiamo detto in precedenza i dati sull'inflazione hanno messo sotto pressione l’azionario, ma ciò non ha impedito a bitcoin di aggiornare i massimi 2023 nonostante anche il dollar index sia tornato a salire (in teoria Bitcoin e dollaro dovrebbero avere una relazione inversa).

Ora proviamo a mettere a sistema tutti gli elementi in nostro possesso, quelli favorevoli a una continuazione del rally e quelli propedeutici a una correzione.

Fattori a favore di una correzione:

- Forte livello di resistenza nella regione $25K, sui massimi di agosto 2022. Ci sono già stati due tentativi infruttuosi di breakout e ulteriori fallimenti possono innescare prese di profitto significative.

- Azioni di regolamentazione su Exchange o Stablecoin. La situazione è tale che in qualsiasi momento può arrivare una notizia dal potenziale disruptive.

- Peggioramento della qualità degli investitori sul mercato crypto a causa della FOMO. L'indice di paura e avidità è su dei livelli che non si vedevano da molto tempo e di solito queste situazioni finiscono sempre allo stesso modo: con uno shake-out che butta le mani deboli fuori dal mercato.

- Rischio di una pesante correzione sul mercato azionario, che non escludo possa influenzare negativamente il mercato crypto a breve termine, nonostante i primi segnali di una decorrelazione.

Fattori a favore di una continuazione del rialzo:

- Un forte livello di resistenza non è sempre un elemento negativo, anzi a volte nasconde una "succosa" area di stop loss dietro di sè, alimentata da chi ama shortare Bitcoin. E se i compratori riescono a spingere i prezzi oltre tale soglia, ci sono ottime probabilità di innescare uno short squeeze che fungerà da propellente per il successivi rally. Una sorte di riedizione di ciò che è successo a gennaio dopo il breakout della regione $18K. Per inciso, sul mercato crypto a mio avviso le operazioni di short selling andrebbero utilizzate esclusivamente in funzione di copertura.

- Ottime notizie provenienti da Hong Kong (dunque Cina): InterActive Broker e i colossi cinesi dell'e-commerce come Alibaba stanno collaborando con il governo locale alla realizzazione di un framework normativo che porti alla piena legalizzazione delle transazioni in criptovaluite dal 1 giugno 2023.
1.9K views18:37
Aprire / Come
2023-02-18 21:37:21 Analisi dei mercati del 18.02.23

Bitcoin ha preservato l'area pivot sul supporto nella regione $21K di cui abbiamo parlato nell'analisi precedente, ponendo le basi per l'aggiornamento dei massimi annuali a $25.300 nella giornata di giovedì 16 febbraio, in totale controtendenza ai principali indici azionari e all'oro decisamente più in affanno.

La capitalizzazione di mercato è salita a $1117 miliardi e l'indice di BTC dominance è al 42,5%.

Ieri i mercati azionari hanno chiuso la settimana all'insegna della presa di profitti, favorita anche dall'OpEx di febbraio.

L'indice Nasdaq ha perso lo 0,58% e l'S&P 500 lo 0,28% per chiudere a 4079 punti.

All'inizio della sessione americana la situazione sembrava volgere al peggio, con l'S&P 500 sceso momentaneamente sotto 4050 punti, poi in chiusura c'è stata una leggera ripresa mentre l'indice del dollaro e i rendimenti obbligazionari hanno iniziato a perdere terreno.

Le difficoltà sono iniziate giovedì sera con le dichiarazioni di due presidenti regionali della Federal Reserve (Mester e Bullard) che hanno detto senza mezzi termini che al prossimo meeting FOMC la Fed dovrebbe alzare i tassi dello 0,50%, facendo così da controaltare alla presidente della BCE che poche ore prima aveva annunciato che la BCE proseguirà con la sua stretta aggressiva dei tassi d'interesse.

In realtà Mester e Bullard non hanno diritto di voto al FOMC, dunque le loro dichiarazioni hanno zero rilevanza ai fini pratici.

In ogni modo, il dibattito sulle politiche monetarie delle banche centrali si è improvvisamente rianimato dopo che in settimana i dati sull'inflazione al consumo e alla produzione americana hanno registrato una discesa dei prezzi inferiore alle aspettative. E se mettiamo a sistema anche il mercato del lavoro estremamente resiliente (tasso di disoccupazione ai minimi di 40 anni) e le vendite al dettaglio in forte aumento, il rischio di una seconda ondata inflazionistica non è poi così residuale.

In realtà la situazione è piuttosto fluida e alcuni dati sulla produzione industriale e sul mercato immobiliare mostrano ancora un'economia americana in contrazione.

In ogni modo, anche alla luce dello stato di iper-comprato in cui versano gli indici azionari, è opportuno avere un approccio molto conservativo.

E vista anche la perdita del supporto dell'S&P 500 (indice di riferimento dell'azionario USA) a 4100 punti e le crescenti tensioni macro e geopolitiche, a mio avviso dobbiamo aspettarci quantomeno un pullback dai livelli attuali.

Per dirla più chiara, dai livelli attuali a mio avviso è più probabile una correzione che un breakout di 4200 punti, restando comunque sempre all'interno del trading range di medio lungo termine tra 3800 e 4200 punti.

Ricordo per gli appassionati del trading di indici azionari che nel Circolo degli Investitori forniamo giornalmente i livelli principali sul mercato delle opzioni relativo all’indice S&P 500.

Opzioni che ormai sono tra i principali drivers dei mercati finanziari.

Sul fronte crypto, abbiamo visto in apertura che bitcoin ha aggiornato con forza i massimi 2023, nonostante il contesto esterno non fosse dei più favorevoli.

Al momento i tentativi di rottura tecnica della resistenza e soglia psicologica a 25.000 dollari si sono conclusi con dei pesanti rigetti in zona $24K, che comunque sono stati assorbiti dai compratori senza particloari problemi.

Penso che ci saranno ancora altri tentativi di superare $25K nel corso del fine settimana lungo (lunedì le borse americane saranno chiuse).

Tuttavia dobbiamo essere consapevoli che non sarà facile superare il livello $25K.

Dopotutto parliamo del limite superiore dell'ampio trading range in cui Bitcoin è stato scambiato da giugno 2022. E in un contesto come quello attuale, un breakout tecnico di una simile resistenza non è affatto scontato.

D'altrocanto immaginate il numero di posizioni short che si stanno accumulando in zona $25000, con stop loss tra $25500 e $26100.
1.9K viewsedited  18:37
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2023-02-11 19:30:05 Inoltre da giorni circolano rumors secondo cui i regolatori americani (Sec, CFTC) starebbero vietando alle banche di offrire servizi in ambito crypto.

Ma dato che non ci sono fonti o conferme ufficiali sull'argomento, possiamo relegare questi rumors alla stregua di manipolazione delle informazioni e FUD.

Invece giungono buone notizie dalla Cina: dopo l’apertura di Honk Kong che sta varando un frame work normativo sull’industria crypto preparandosi ad accogliere le start up e le società del settore, in Cina è stato aperto il National Innovation Center for Blockchain Technology.

Mettendo a sistema tutte queste informazioni, è possibile auspicare un cambiamento nella posizione della Cina sulle criptovalute.

La prossima settimana dunque sarà importante anche per il mercato crypto e la tenuta o meno dei livelli di prezzo evidenziati in precedenza dipenderà molto anche dagli sviluppi sui mercati azionari. Ma anche nel caso in cui dovesse materializzarsi una correzione, non sarà un evento totalmente negativo.

Infatti il sentiment sul mercato è improntato a estremo ottimismo (siamo sui livelli di agosto 2022) e addirittura il greed and fear index dell’S&P 500 in settimana ha raggiunto i livelli di estrema avidità.

In tale contesto, un reset del sentiment con successivo shake out che butti fuori dal mercato le mani deboli, sarà tutto a vantaggio di una ripresa del rialzo più solida e sostenibile.

Credo che una puntata temporanea sub $ 20K in area 19.000 dollari sarà perfetta allo scopo.

Vi ricordo che nel messaggio fissato in alto potete consultare i nostri portafogli di investimento e di trading pubblici, oltre ai nostri servizi.

Buon fine settimana a tutti
2.4K views16:30
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2023-02-11 19:30:04 Analisi dei mercati del 11.02.23

E alla fine la correzione sul mercato delle criptovalute è arrivata, favorita anche da uno shake-out micidiale sull’azionario che ad esempio tra mercoledì e giovedì ha visto Google registrare il peggior ribasso dai tempi del crack della Lehman Brothers (calo esasperato dal fallimento dell’integrazione del chat bot AI Bard sul motore di ricerca Google, che resta così indietro alla concorrenza del noto chat GPT).

Bitcoin ha perso il supporto locale in area $22.300 ed è sceso a testare il pivot point nella regione $21K ($21.500/$20.800).

Mantenere il suddetto livello lascia integra la struttura tecnica di breve e confermerà che calo in corso è solo un semplice pullback, mentre rompere anche questo supporto chiave farà entrare Bitcoin nel territorio di correzione.

E in quest’ultimo caso si metterà davvero male per i LIFO (last in, first out) o dumb money che dir si voglia, che tra i target di novembre 2022 a $10K e poi l’attesa di conferma dell’inversione del trend a gennaio, hanno iniziato a posizionarsi non prima dei 21.000 dollari.

E in caso di correzione profonda saranno costretti a esibirsi nella loro performance migliore: comprare alto e vendere basso.

Capitalizzazione di mercato $1011 miliardi, indice di BTC dominance 41,4%

Ieri i mercati azionari hanno avuto un andamento erratico, con il Nasdaq in calo dello 0,61% e l’S&P 500 in rialzo dello 0,22% per chiudere a 4090 punti.

L'indice del dollaro ha ripreso vigore dopo il calo senza soluzione di continuità dai massimi di ottobre 2022 e i rendimenti obbligazionari sono tornati a salire dopo che la narrativa di una nuova ondata inflazionistica si sta facendo strada tra gli analisti.

Questo nonostante Powell nella conferenza stampa di martedì abbia confermato la sua lettura di una tendenza disinflazionistica nel corso del 2023, anche se non ha escluso che il mercato del lavoro in ottima salute potrebbe render necessario un aumento del terminal rate dei fed funds.

A tal proposito, ormai è probabile che la Fed alzerà i tassi d’interesse sopra il 5%, ma il vero punto interrogativo adesso è quanto a lungo li manterrà su questi livelli.

Secondo il Federal Open Market Committee per tutto il 2023, ma stando alle dichiarazioni del segretario al tesoro Yellen la situazione potrebbe mutare presto. Infatti gli Stati Uniti non possono permettersi una crisi del debito e una crisi di liquidità sul mercato dei treasury.

In ogni modo, quanto sopra ha influito negativamente in borsa: l'S&P 500 ha infatti perso il supporto a 4100, anche se non si è allontanato molto da esso.

Penso che prima del 14 febbraio (rilascio dei dati sull'inflazione al consumo di gennaio negli USA) non ci saranno forti movimenti, ma la prossima settimana sarà senza dubbio caratterizzata da volatilità estrema a causa proprio del CPI USA e dell’Opex del 17 febbraio.

A proposito di opzioni, fino alla scadenza del 17 il range di scambio S&P 500 ragionevolmente sarà compreso tra la resistenza 4100p/4150 punti e il supporto a 4000 punti (absolute gamma strike).

Sul fronte crypto, abbiamo già visto come Bitcoin abbia perso dei supporti importanti e si sia avvicinato al pivot point che determina se la principale criptovaluta entrerà in territorio di correzione o si limiterà a un severo pullback.

Anche la capitalizzazione di mercato si è avvicinata all’importante livello psicologico di $1000 miliardi.

Dopo l'estrema crescita di gennaio uno storno era ampiamente prevedibile.

Il processo è stato accelerato dal divieto di staking negli Stati Uniti dopo che la Sec ha obbligato l’exchange Kraken a interrompere il suo programma di lending.

E dato che il chairman della SEC sta sollecitando direttamente altre piattaforme a prestare attenzione all’accordo con Kraken, questi timori possono essere giustificati.

In ogni caso nulla di drammatico a mio avviso, per lo staking infatti ci sono i Dex e la DeFi e non abbiamo bisogno di piattaforme centralizzate.
2.3K views16:30
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2023-02-04 20:03:33 Proviamo adesso a ipotizzare lo scenario di medio breve termine sul mercato crypto, mettendo a sistema gli elementi in nostro possesso.

Scenario ribassista

1. L'indice di paura e avidità è salito sui massimi di novembre 2021, il che generalmente indica un peggioramento della qualità degli investitori sul mercato.

Ad esempio come i famosi trend followers, che invece di acquistare con fiducia in area $16K hanno aspettato “la conferma del trend” e nella migliore delle ipotesi sono entrati in zona $21K.

2. Si registrano le prime prese di profitto su BTC e ETH (dall’analisi dei dati on chain e del mercato dei derivati).

Ciò suggerisce che una parte di chi ha acquistato durante i ribassi di novembre e dicembre 2022 sta fissando i profitti in attesa di sviluppi. Chiaramente costoro non sono inclini a riacquistare ai prezzi correnti.

Inoltre a breve sono previsti grandi sblocchi di token di progetti noti e pieni di hype (APT, DYDX, SAND)

Un dump contemporaneo di più asset di grandi dimensioni può influire negativamente sull'intero mercato.

3. Ripresa dell'indice del dollaro e dei rendimenti delle obbligazioni a 10 anni.

In sostanza, una riedizione dello scenario macro di fine agosto 2022, quando nel giro di pochi giorni siamo passati da una fase di ottimismo spinto a ribassi generalizzati su ogni mercato.

4. Azioni delle autorità di regolamentazione che possono influire negativamente sul mercato.

Ad esempio, il Comitato bancario del Senato degli Stati Uniti sta sviluppando un framework normativo per le criptovalute. Ma questo è un processo che nella migliore delle ipotesi richiederà mesi di lavoro.

5. Truffe e fallimenti di exchange e piattaforme: esiste sempre un rischio residuale di simili eventi (come ci ha insegnato lo scorso anno), ma in un mercato in crescita le probabilità sono in qualche modo ridotte.

Scenario rialzista

1. Bitcoin mostra resilienza al contesto esterno

Il FUD continua a inondare il mercato crypto (l’ultima vergogna è stata confezionata dal WSJ, che ha pubblicato l’ennesimo articolo denigratorio contro Terher). Questa volta la “colpa” della stablecoin è che i loro fondatori in passato erano rispettivamente un attore e un medico. Lascio a voi le valutazioni del caso.

Inoltre, nonostante la volatilità sul mercato azionario delle ultime sessioni, Bitcoin mantiene con fiducia quota $23K.

Se la situazione non cambia e BTC mantiene il supporto in area $22.000, il target a $25K resta ampiamente alla portata.

2. Hong Kong apre in modo esplicito alle criptovalute.

Oltre alle dichiarazioni di sostegno all'industria e alla disponibilità ad accettare società di criptovalute da tutto il mondo, Alibaba e Tencent si sono consultati con il governo sulla regolamentazione delle crypto.

Considerando che Hong Kong fa parte della Cina, sembra che quest’ultima si stia preparando a un imminente cambiamento di strategia sulle criptovalute.

3. I giganti della tecnologia hanno palesato un calo degli utili.

Le ragioni sono chiare: la contrazione dell'economia, la riduzione dei budget pubblicitari e il calo delle vendite.

E la situazione non cambierà a breve.

Dunque è ragionevole pensare che presto o tardi una delle big tech giocherà il jolly dell’ingresso esplicito nel settore crypto, in modo da smuovere le acque e avvantaggiarsi sulla concorrenza.

In conclusione, voglio evidenziare che la finalità di quest’analisi è ipotizzare lo scenario di medio breve termine, in quanto non ho il minimo dubbio che con una prospettiva di lungo periodo (12/18 mesi), gli attuali livelli di prezzo saranno ricordati come una gigantesca opportunità di acquisto.

Nel breve, l'intrigo principale è stabilire se andremo diretti a $25K o prima passeremo per una correzione.

In realtà non c'è una grande differenza e c’è un piano d'azione per entrambe le opzioni: si compra sulla correzione e si prendono i profitti in caso di nuova leg up (a patto di essere già in posizione).

Ma se non si è avuta la convinzione di acquistare a fine 2022, forse si dovrebbe valutare l’opportunità di rivedere la propria strategia d’investimento.
2.2K views17:03
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2023-02-04 20:02:57 Analisi dei mercati del 04/02/23

La settimana appena conclusa ha convalidato la tesi che avevamo esposto nell’ultima analisi. Il rialzo di Bitcoin e del settore crypto è molto più di un relief rally all’interno di un trend ribassista, ma sta gettando le basi per un’inversione della tendenza di medio lungo termine.

Al momento della pubblicazione, Bitcoin è scambiato a circa 23.500 dollari.

Capitalizzazione di mercato $1080 miliardi, indice di BTC dominance 41,7%

Ieri i mercati azionari hanno chiuso la settimana al ribasso (l’indice S&P 500 ha registrato il -1%), dopo aver realizzato dei guadagni percentuali notevoli nel mese di gennaio e nei primi giorni di febbraio.

L'indice del dollaro, di converso, è rimbalzato a 102,8 punti dopo aver testato il supporto chiave a 100 punti e il rendimento dei treasury decennali a 10 anni è tornato sopra il 3,5%.

Lo scenario è mutato radicalmente tra giovedì e venerdì, quando l’estremo ottimismo che aveva spinto gli indici azionari mondiali su dei livelli inaspettati solo poche settimane fa, è stato smorzato dai pessimi rapporti trimestrali delle big tech (Apple ha registrato il primo calo nelle vendite di iPhone dal 2016 e anche Google e Amazon hanno deluso le aspettative) e dai dati sul mercato del lavoro statunitense, che ha registrato un tasso di disoccupazione sui minimi degli ultimi 40 anni.

Ciò ha alimentato nuovamente i due principali timori che hanno attanagliato il mercato nel 2022: inflazione e recessione.

Con un mercato del lavoro così forte infatti, aumentano le probabilità che la Fed aumenti il terminal rate dei fed funds oltre il 5%, amplificando la stretta monetaria su un’economia sì resiliente ma ormai sotto pressione da quasi un anno.

E questo chiaramente fa aumentare il rischio di una recessione, che andrà a gravare ulteriormente sugli utili delle società di Wall street già in declino, come dimostrano le trimestrali di cui sopra.

In ogni modo, finora tutto rientra nel quadro di una leggera correzione dopo l’imponente rally di gennaio: l'S&P 500 è rimasto sopra 4100 punti e dall’analisi dei dati sul mercato dei derivati, l’aumento dello strike price sulle opzioni call con scadenza al 17 febbraio suggerisce che i rialzisti hanno ancora delle munizioni da sparare.

A questo va aggiunto l’inizio della stagione dei buybacks, con le società che hanno a disposizione centinaia di miliardi per i riacquisti delle proprie azioni (come ha dimostrato plasticamente ieri Apple, unica big tech in rialzo durante la correzione del Nasdaq nonostante il pessimo report trimestrale).

Tuttavia non va sottovalutato il sentiment del mercato decisamente troppo ottimista, con il greed and fear index in territorio di estrema avidità. È da questi livelli generalmente i rendimenti futuri a medio termine non sono mai significativi (per non dire altro).

Anche un probabile rimbalzo dell'indice del dollaro non è un buon segnale per il mercato azionario.

Alla luce di una situazione così articolata, è opportuno agire con prudenza e ponderare attentamente ogni singola mossa. Le montagne russe di ieri sul Nasdaq sono abbastanza indicative in tal senso.

Sul fronte crypto, Bitcoin prosegue nel suo consolidamento nella regione $23K dopo il rally imponente che ha caratterizzato il mese di gennaio.

La volatilità è ai minimi e il trading range di breve sembra confermato tra 22.500 e 24.000 dollari.

Il 2023 sta confermando alcuni scenari che avevamo teorizzato nelle ultime analisi dello scorso anno.

In primis, c’è la conferma del ritorno di un’alta correlazione tra oro e Bitcoin, dopo che nel biennio 20/21 i destini dei due asset sembravano ormai divisi.

In secondo luogo, è dimostrato che senza il crack di FTX a novembre 2022 oggi Bitcoin sarebbe con sicurezza sopra i 30.000 dollari.

E per dimostrare questa tesi, abbiamo effettuato un’interessante analisi comparativa tra oro e Bitcoin sul gruppo di discussione Bitcoin 3X.
2.1K views17:02
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2023-01-24 15:45:16 Il trading range di breve attuale è $22.000-$23500 e la rottura di uno dei due livelli di reazione potrebbe determinare un’accelerazione verso il target dei $25.000 (massimi di agosto ‘22) o un test del primo supporto locale nella regione$ 21K.

Se da un lato è vero che negli anni Bitcoin ha dimostrato di poter sostenere rally direzionali senza pullback significativi, dall’altro dopo un +50% in poco più di due settimane è naturale essere prudenti.

Il contesto macro e geopolitico rimane inquietante e chi tra $16 e 17K ha comprato attivamente (non appartenendo dunque alla categoria dei Cervus Elaphus), ha già qualcosa da sistemare.

Inoltre la qualità dei partecipanti al mercato è peggiorata: dopo il breakout dei 20.000 e soprattutto dei 21.500 dollari, tutti i trend-followers (per lo più cervi inconsapevoli) in “attesa di conferma del rialzo” sono saliti sul carro.

E sappiamo bene che quest’ultima categoria è specializzata nel comprare alto e vendere basso, oltre a essere il plancton prediletto delle balene che popolano il mercato.

Dal canto nostro, il portafoglio pubblico di investimento (che vi ricordo potete consultare in qualsiasi momento tramite il link nel messaggio fissato in alto) registra un’ottima performance, con tutte le posizioni aperte dal lancio attualmente in profit.

Se è vero che in questa fase non possiamo stabilire in anticipo quale sarà la direzione del mercato nelle prossime settimane, però sappiamo benissimo cosa fare in entrambe le situazioni:
su un pullback in zona $ 20K torneremo ad acquistare, mentre su un altro impulso al rialzo verso i 25.000 dollari continueremo a prendere i profitti, come stiamo facendo attivamente nel Circolo degli Investitori il cui portafoglio registra un +15% totale (realized + unrealized profit).
3.8K viewsedited  12:45
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