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2022-11-09 17:47:34 Acquistare in spot market asset TOP (Bitcoin, Ether, BNB) su livelli di prezzo decisamente vantaggiosi in prospettiva di lungo termine, attraverso una solida strategia di DCA (o piano di accumulo per dirla all'italiana) e spostare tutto su un cold Wallet consapevoli che il bottom potrebbe ancora essere lontano (soprattutto in caso di crack di FTX).

Su tutto il resto è meglio avere un approccio molto ma molto conservativo.

Come abbiamo già detto nell'ultima analisi, non è questo il momento per speculare sulle altcoins.

E soprattutto evitate la leva, a meno che non sapete esattamente cosa state facendo.

Ad esempio sul nostro portafoglio di medio breve termine, usiamo una leva 2X ma abbiamo margine a sufficienza per non correre nessun rischio di liquidazione neanche se i prezzi dovessero crollare del 99% dai livelli di prezzo attuali.

Per il resto, armatevi di pazienza in attesa di ulteriori aggiornamenti che comunicheremo tempestivamente qui nel canale.

A mio avviso quella di ieri è stata la giornata più drammatica sul mercato delle criptovalute da fine 2015 quando ho iniziato a seguire il mercato.

E al netto delle scorie tossiche che gli ultimi eventi stanno producendo sul mercato, sono convinto che ne usciremo alla grande anche in questa circostanza.
2.7K viewsedited  14:47
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2022-11-09 17:47:34 Analisi dei mercati 09.11.22

Alcune considerazioni sugli ultimi eventi.

Premessa.

La situazione su FTX dimostra ancora una volta come tutte le criptovalute dovrebbero essere custodite su un cold storage, a eccezione dei fondi per il trading.

Ma torniamo agli eventi di ieri.

Dopo l'insolvenza formale di FTX (prelievo bloccati da ieri pomeriggio) un'ondata di panic selling si è abbattuta sul mercato.

Bitcoin ha aggiornato i massimi di giugno ed è sceso a $17K, Ether a $1150. FTT, utility token di FTX, è su livelli imbarazzanti (fino a l'altro ieri era sopra $20) e Solana si è spinta fino a $13.

A tal proposito apro una parentesi.

Sui futures SOL c'è uno spread in backwardation di circa il 20% (prezzo spot più alto di quello sui derivati), dunque significa che c'è un'enorme pressione di posizioni SHORT sulla moneta.

Questo perché FTX e la sua associata Alameda research hanno in pancia enormi quantitativi di SOL e il timore è che presto o tardi possano essere liquidati per tamponare la carenza di liquidità.

Inoltre in qualche caso rappresenta anche un tentativo di “prelievo sintetico” da FTX (long sugli asset bloccati su FTX e short sulle altre piattaforme).

Comunque vada a finire, massima cautela soprattutto a esporsi short su SOL, infatti un repentino ritorno della moneta sopra $20 potrebbe innescare uno short squeeze epocale.

In questa fase state lontani dalla leva a meno che non abbiate margine in abbondanza.

Il sell-off di ieri dunque è stato innescato da due elementi: panico in seguito al blocco dei prelievi di FTX e paura che FTX e Alameda scarichino parte o tutti i loro crypto asset sul mercato per far fronte all'emergenza.

Neanche l'intervento di CZ, CEO di Binance, è riuscito a calmare gli investitori.

Ieri Binance e FTX hanno firmato un Non-binding letter of intent, che prevede la fornitura della liquidità necessaria a fronteggiare le richieste di prelievo degli utenti di FTX.

Prestito finalizzato all'acquisizione futura di FTX stessa da parte di Binance, previa due diligence che ragionevolmente è già iniziata oggi.

Come può finire questa situazione?

Questa non è la prima volta che il panico piomba sul mercato.

Ricordiamo già a maggio i fallimenti a catena dell'ecosistema Terra, Celsius e dell'hedge fund 3 arrows capital.

Paragonando gli eventi degli ultimi mesi con quanto accaduto nel 2008, potremmo considerare i fallimenti delle suddette entità a quello di Bear Stearns e l'insolvenza di FTX al collasso della Lehman Brothers.

Chi ha familiarità con quegli anni capisce bene l'entità del danno, infatti le controparti e le implicazioni dell'eventuale fallimento di FTX sarebbero decisamente più drammatiche di quelle di Celsius o Terraform Labs.

Ma esattamente come la Lehman (e Goldman Sachs, BoA e JP Morgan) FTX è "too big to fail", dunque sono convinto che tutti gli attori sani del mercato crypto produrranno il massimo sforzo per portare a termine il bailout.

Naturalmente Bitcoin nella sua storia ha vissuto numerosi crolli: nel 2018 ad esempio c'è stato un calo da 20.000 a 3.000 dollari e a marzo 2020 siamo passati da $10K a $4K nel giro di due giorni. E più recentemente, a giugno di quest'anno c'è stato un calo di Bitcoin a $17600 dovuto proprio ai fallimenti menzionati in precedenza.

Come sono finite queste storie?

Sempre allo stesso modo, con una ripresa del mercato e nuovi massimi nel medio lungo termine.

Ad esempio, la caduta di giugno a $17600 (e a $890 per Ether), si è conclusa con Bitcoin a $25K ed Ether a $1.800 entro metà agosto.

E dubito che questa volta sarà diverso.

Non penso che FTX sarà condannato a una drammatica insolvenza e nei prossimi giorni potremmo ricevere importanti aggiornamenti.

Cosa fare in questa situazione?
2.5K views14:47
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2022-11-05 20:50:28 Quali monete daranno un buon ROI e quali non raggiungeranno mai più i massimi storici precedenti?

Questa è una domanda chiave, che dovrebbe porsi chiunque decida di investire nel settore crypto.

Purtroppo non è sufficiente aprire un grafico, scegliere una criptovaluta, individuare il suo massimo storico e pianificare un piano di accumulo in attesa che quel livello di prezzo venga raggiunto nuovamente.

Purtroppo per molte delle altcoins non sarà così e per maggiori dettagli rivolgersi agli holders di EOS e DASH (ma potrei citarne altre).

L'essenza del problema è che ci sono troppe criptovalute e la stragrande maggioranza di esse arricchirà o ha arricchito solo i loro creatori, i VCs (venture capitalists) finanziatori e gli acquirenti privilegiati in pre-sale (quella vera però, non la pre-sale per la massa che è solo un modo per creare maggior hype).

Non ha davvero senso acquistare quella roba lì.

Purtroppo la tattica "acquista diverse criptovalute per 100 dollari ciascuna e aspetta che sparino al rialzo "millemila X" ha funzionato bene nel 2016-2017 e benino nel 2021.

Ma ora tali azioni sono prive di significato, perché la maggior parte delle criptovalute esistenti semplicemente non ha futuro.

Ho parlato di questo argomento meno di 3 mesi fa in un post nel Circolo degli Investitori e da quel momento oltre 1000 criptovalute sono comparse nel marketcap (a oggi se ne contano 21.648), dunque viaggiamo a una media di circa 300 nuove criptovalute al mese.

Quali conclusioni possiamo trarre davanti a una simile dinamica?

Oltre il 95% delle criptovalute sono spazzatura, che non daranno profitti nemmeno a breve termine.

Minore è la capitalizzazione, maggiore è la probabilità che siamo in presenza di suddetta fattispecie.

E diversificare nel tentativo di pescare il jolly fortunato è un percorso che porta solo a dissipare risorse e a perdere le vere opportunità.

Prima di procedere a un qualsiasi acquisto, dovremmo infatti attuare un'attenta due diligence, così da avere una chiara comprensione del motivo per cui il progetto su cui abbiamo puntato dovrebbe garantirci un buon ROI.

Ma che dire delle care, vecchie e famose monete nella top-100 di coinmarketcap ?

In questo articolo potete verificare l'evoluzione della top-10 dal 2015 a oggi.

La realtà è quella che abbiamo descritto all'inizio del post: nonostante la crescita esponenziale della capitalizzazione di mercato, la quasi totalità di quelle monete non ha più aggiornato i suoi massimi storici e qualcuna è addirittura evaporata.

Pertanto, tali monete sono adatte solo per speculazione a breve termine (trading).

A mio avviso le uniche criptovalute su cui oggi ha senso investire con una prospettiva di lungo termine, si contano sulle dita di una mano.

Bitcoin: dopo il prossimo ciclo di halving è estremamente probabile che raggiungerà le "6 cifre".

Ether: durante il prossimo bull market tornerà agevolmente sopra il suo massimo storico e non è da escludere che raggiungerà anche i 4 zeri

BNB: utility token dell’exchange leader di settore, con una blockchain in costante sviluppo. Nel prossimo ciclo di mercato al rialzo raggiungerà agevolmente i 1000 dollari.

Oltre a queste ci sono poche altre crypto su cui vale la pena puntare a lungo termine e nel Circolo degli Investitori stiamo procedendo a un accumulo costante proprio di queste monete.

Dalla prossima settimana abbiamo programmato qui nel canale un aggiornamento tecnico infrasettimanale su Bitcoin, per analizzare l’andamento della principale criptovaluta anche in prospettiva di medio breve termine.

Vi ricordo che nel messaggio fissato in alto trovate il link al nostro portafoglio di investimento pubblico.

Inoltre avrete anche la possibilità di seguire il nostro portafoglio di trading, che potete replicare grazie al copy trading sull’exchange Bitget.

Maggiori dettagli a questo link

A tal proposito, l’8 novembre i vincitori della promo riceveranno il mistery box direttamente sul proprio conto Bitget.

Buon fine settimana a tutti.
2.0K views17:50
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2022-11-05 19:03:54 Analisi dei mercati 05.11.22

Questa settimana è stata davvero movimentata e ricca di novità sui mercati.

I principali indici azionari hanno registrato perdite davvero significative e ieri hanno accennato una timida ripresa, da livelli di iper venduto dove oggettivamente era lecito aspettarsi una reazione.

Invece per Bitcoin e le top altcoins è stata una settimana davvero notevole, con la principale criptovaluta che ha aggiornato i massimi locali a $21.500 e le top alts che hanno registrato rialzi in doppia cifra.

La capitalizzazione del mercato crypto è di $1.063 miliardi e la BTC dominance è al 38.7%.

Abbiamo detto che la settimana è stata caratterizzata da numerosi colpi di scena: il primo è stato senza dubbio il meeting del Federal Open Market Committee (FOMC) che ha sancito l’aumento dei tassi di interesse dei Fed funds al 4% (hike da 75bps).

In realtà l’evento era già ampiamente scontato dagli investitori, ma nella conferenza stampa Powell ha rilasciato dichiarazioni interlocutorie.

Inizialmente ha affermato che la Banca centrale avrebbe tenuto conto dell’effetto cumulativo dei rialzi dei tassi portati avanti da aprile (sottintendendo un cambio di regime), poi ha aggiunto che è prematuro parlare di una pausa nel rialzo dei tassi e che addirittura il terminal rate dei fed funds sarà più alto di quello stabilito nei dot plot di settembre, chiudendo una durissima conferenza stampa che ha contraddetto i toni molto più conciliativi emersi nella nota scritta del FOMC

Dopo una simile performance degna del “Cirque du Soleil”, gli indici azionari sono sprofondati con i titoli delle big tech che hanno aggiornato i minimi di marzo 2020.

Gli interventi successivi dei membri del FOMC hanno cercato di aggiustare un po’ il tiro, come la Collins che Ieri ha affermato come il ritmo del rialzo dei tassi di interesse potrebbe rallentare a breve grazie ai segnali incoraggianti nella lotta all’inflazione.

Quanto saranno incoraggianti lo vedremo il 10 novembre, giorno in cui saranno rilasciati i dati sul CPI americano di ottobre.

In tale contesto, è sempre più chiaro come la Fed non ha la capacità di aumentare i tassi d’interesse oltre il 5% e le ragioni sono palesi: Il rischio di una crisi del debito e del mercato immobiliare (i mutui trentennali a tasso fisso hanno superato il 7%), la crisi delle valute internazionali determinata dal dollaro in ascesa e la mancanza di liquidità sul mercato obbligazionario americano (le principali banche centrali mondiali vendono massicciamente titoli di Stato americani per poi acquistare le rispettive valute e mantenere su livelli accettabili l’exchange rate con il dollaro).

E non dimentichiamo che l’8 novembre negli Stati Uniti ci saranno le elezioni di medio termine, dove il partito democratico e l’attuale amministrazione Biden rischiano di perdere clamorosamente la maggioranza sia al congresso che alla camera.

Insomma, ci aspetta un’altra settimana estremamente movimentata e che avrà nella volatilità la sua principale connotazione.

Sul fronte crypto, abbiamo visto come finalmente Bitcoin sia riuscito a superare l’area $21K e a consolidarsi sopra il limite superiore del trading range che caratterizza gli scambi ormai da settimane.

La capitalizzazione di mercato continua a salire ed è probabile che nei prossimi giorni arrivi a $1.100.

Tuttavia non dimentichiamo la regola principale nel trading: acquistare a buon mercato e vendere alto. Non viceversa.

Da 48 ore i social sono invasi dai post dei soliti gallinacci tutti eccitati per i rialzi di BTC ed Ether, accessoriati dai target più improbabili.

La realtà è che Bitcoin andava acquistato a $19K e non a $21.500, così come ETH a $1200 e non a $1600.

E non perché non possano salire ulteriormente, ma perché il rapporto rischio rendimento è decisamente peggiore.

Un’altra tendenza sbagliatissima è la caccia ossessiva alla prossima “gemma”, con il risultato di disperdere le risorse su asset privi di valore.

Ma come dobbiamo selezionare efficacemente le nostre monete tra le decine di migliaia del marketcap?

Lo vedremo tra poco.
2.1K views16:03
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2022-10-29 16:13:43 Il trading range di BTC per il fine settimana sembra compreso tra  $20.500 e $21.000, anche se siamo abituati ad assistere a numerosi falsi breakout determinati dai bassi volumi del weekend.

Nel Circolo degli Investitori stiamo procedendo ad acquisti mirati sui principali titoli azionari (ieri abbiamo acquistato Amazon a 98 dollari) e nella Trading Room abbiamo chiuso uno short su Atom con un profitto del 20% e le posizioni aperte procedono a gonfie vele, come quella su Ether che al momento è al +30%.

Il portafoglio di investimento pubblico del canale Bitcoin facile, consultabile in ogni momento tramite il link che trovate nel messaggio fissato in alto, sta registrando ottimi profitti:

BTC: +5,10%
ETH: + 36,30%

Nelle prossime sessioni cercheremo di piazzare un’altra fetta di capitale (al momento abbiamo investito circa il 20% della liquidità totale).

Infine vi ricordo che il 31 ottobre scade la promo su Bitget che vi consente di ricevere in premio un mistery box del valore fino a 100 USDT prelevabili.

Inoltre avrete anche la possibilità di seguire il nostro conto di copy trading, che sta per chiudere il mese di ottobre con una performance totale del 2%.

A questo link trovate tutte le indicazioni su come partecipare alla promo e seguire l’account di copy trading.
1.8K viewsedited  13:13
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2022-10-29 16:12:56 Analisi dei mercati 29/10/22

La settimana che si avvia a concludersi è stata caratterizzata da una recrudescenza di volatilità che ha causato degli swing intraday visti raramente nella storia dei mercati finanziari.

Amazon, dopo la pubblicazione del suo report trimestrale, ha registrato un calo del 20% after hour, come una qualsiasi shitcoin del market cap (piccolo particolare, Amazon da sola ha una capitalizzazione maggiore dell’intero settore crypto).

Stessa sorte per Google il giorno precedente (-10% after hour).

Di converso, Bitcoin e le top altcoin hanno mostrato notevole resilienza, con la principale criptovaluta che si è saldamente consolidata sopra 20.000 $ e sembra avere tutte le intenzioni di rompere la resistenza nella regione $21K

Capitalizzazione di mercato $1012 miliardi, indice di BTC dominance 39,3%

L'indice del dollaro ha chiuso a 110 punti e il rendimento dei treasury decennali è tornato sopra il 4%, indicando che la pressione di vendita sui titoli di Stato dei principali paesi non si è ancora esaurita.

Tuttavia ieri gli indici azionari hanno chiuso in forte rialzo, senza le solite prese di profitto che generalmente caratterizzano l’ultima seduta settimanale, in un momento in cui tutti aspettavano Il crollo dei titoli tech.

L’ennesima dimostrazione di come seguendo la massa si rischia di finire massacrati (finanziariamente parlando).

Ci sono diversi motivi dietro una simile dinamica, in primo luogo i dati economici. Il PCE, che la Fed considera un indicatore dell'inflazione più accurato rispetto all'IPC, ha fornito dati migliori rispetto al mese scorso, suggerendo una frenata dell’inflazione.

Almeno negli Stati Uniti, mentre in Europa i prezzi sono ormai fuori controllo e in Italia l’inflazione a ottobre ha raggiunto l’11,9%. Ormai non ci sono più parole, solo parolacce.

In secondo luogo, è emerso un forte calo dell'attività nel mercato immobiliare e tutti ricordiamo bene cosa può causare una crisi del settore (2007 docet).

Entrambi questi fattori, messi a sistema con la crisi di liquidità sui mercati obbligazionari, lasciano ipotizzare che la Fed sarà costretta ad adeguarsi alla situazione, rallentando il ritmo di inasprimento della politica monetaria.

Ricordate la riunione a porte chiuse del FOMC il 3-4 ottobre, dopo la quale il mercato ha mostrato il più grande rialzo in due singole sessioni da aprile 2020?

Dopo il pullback che ha spinto i prezzi sotto 3600 punti, oggi l’S&P 500 è già a 3900 punti, avvalorando l’ipotesi che a inizio ottobre abbiamo assistito al più classico degli “insider buying”, come avevamo ipotizzato nelle analisi di inizio mese.

La vera domanda ora è quando questi insider prenderanno i profitti?

Nel breve termine non vedo cambiamenti significativi, ma se dovessimo assistere al rialzo del dollaro e dei rendimenti obbligazionari la situazione si farà allarmante.

Consideriamo che il rialzo degli ultimi giorni in parte è stato determinato anche dai buyback delle società di Wall Street.

Inoltre il 2 novembre ci sarà la decisione del Federal Open Market Committee in merito ai tassi d'intetesse dei Fed funds.

Curiosamente le probabilità di un hike dello 0,50% sono in aumento, mentre fino a pochi giorni fa era dato per scontato un rialzo dello 0,75%, che al momento è comunque lo scenario più probabile.

Vedremo cosa accadrà mercoledì prossimo.

Elon Musk ha completato l’acquisizione di Twitter e ha licenziato i top manager responsabili delle rigide policy di censura che hanno caratterizzato il social network negli ultimi anni.

Bitcoin è alle prese con la resistenza nella regione $21 K ed è possibile che i bassi volumi del fine settimana consentano delle brecce temporanee, tuttavia preferisco attendere le riaperture di lunedì per dare maggiore affidabilità alla price action.

In ogni modo, la notevole resilienza mostrata giovedì da Bitcoin e le principali alts durante i ribassi sul Nasdaq, fa ben sperare nella prosecuzione del rialzo.

Le alts crescono con più vigore di Bitcoin, l'indice di dominance è in calo, Ether ha superato i $1600 e BNB i $300.
1.9K views13:12
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2022-10-22 21:44:32 Analisi dei mercati 22.10.22

La settimana appena conclusa è stata sicuramente tra le più volatili nella storia dei mercati azionari. Discorso diverso per Bitcoin che, al netto di qualche falso breakout, sta invece registrando un notevole calo della volatilità.

Ieri gli indici azionari americani hanno chiuso in forte rialzo, in una delle sessioni più profittevoli da giugno '22.

Invece l'indice del dollaro e i rendimenti dei treasury decennali dopo settimane hanno registrato una flessione.

Una particolarità della sessione di ieri è che non si è registrata alcuna presa di profitto da parte degli investitori, come invece è avvenuto ogni venerdì dell'ultimo mese e anzi si è vista un'improvvisa fiammata al rialzo, propiziata dal buyback messo in atto dalle principali società di Wall Street che evidentemente ritengono che quelli attuali siano dei buoni livelli di prezzo per le proprie azioni in prospettiva di lungo periodo.

Inoltre dopo mesi in cui la Fed ha discusso di come la priorità fosse la lotta all'inflazione, ieri Mary Daly Presidente della Federal reserve di San Francisco, ha detto senza mezzi termini che è arrivato il momento di alzare il piede dall'acceleratore dei tassi di interesse, dato che il livello neutro è stato già ampiamente raggiunto e dunque un ulteriore inasprimento della politica monetaria comporta rischi significativi per il sistema finanziario internazionale.

E questo è ampiamente prevedibile, infatti sono settimane che parliamo del rischio di una crisi del debito e di come gli attuali rendimenti obbligazionari siano insostenibili a fronte di debiti pubblici e privati fuori controllo.

Se a questo aggiungiamo che tra poche settimane ci saranno le elezioni di medio termine negli Stati Uniti, è naturale che l'amministrazione Biden tenterà di rinvigorire gli indici azionari, in considerazione che il 50% degli elettori americani investe sul mercato azionario.

D'altronde nei due anni di presidenza Biden, gli americani hanno sperimentato l'aumento dei prezzi, l'inflazione sui massimi degli ultimi 40 anni e il mondo sull'orlo di una guerra nucleare.

Dunque i democratici faranno di tutto per tornare in partita.

L'area 3600 (+/- 50 punti) che avevamo individuato per il bottom sull'S&P500 sembra aver funzionato.

Oggi in Cina si è verificato un evento che ha dell'incredibile. L'ex presidente della Repubblica popolare cinese Hu Jintao (che sedeva accanto a Xi Jinping) è stato condotto di forza fuori dall'aula in cui si tiene il congresso del Partito Comunista (video).

Hu è da sempre un sostenitore della leadership collettiva, dell'amicizia con gli Stati Uniti e un oppositore di una soluzione militare per la controversia di Taiwan.

L'epurazione degli oppositori di XI jinping continua, in un contesto geopolitico sempre più deteriorato.

Anche la tensione in Europa si sta riaccendendo, infatti secondo alcune fonti (da verificare) una divisione aviotrasportata statunitense è stata dislocata in Romania mentre truppe polacche si starebbero dirigendo verso il confine bielorusso.

Tuttavia continuo a pensare che questo livello di tensione non sia più sostenibile a lungo e che presto prevarrà l'istinto di autoconservazione di tutte le parti in causa.

Sul fronte del mercato crypto, Bitcoin continua la sua fase di ranging che sta caratterizzando le ultime settimane a bassissima volatilità.

Non credo che fino a lunedì ci saranno movimenti significativi, ma alla luce della stretta correlazione con gli indici azionari la prossima settimana potrebbe riservare molte sorprese.

Il trading range del fine settimana sembra essere $19.000/19.500, con possibili fuoriuscite verso le aree 18.700 e 19.800 dollari, che però verosimilmente si risolveranno in dei falsi breakout.

Abbiamo pubblicato sul canale YouTube un video di approfondimento sul metaverso e le sue principali applicazioni e progetti del settore crypto.

Inoltre vi ricordo l'opportunità di seguire la nostra operatività anche tramite copytrading su Bitget, ricevendo in regalo un mistery box fino a 100 USDT.

Maggiori dettagli in questo post.
3.4K viewsedited  18:44
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2022-10-15 17:23:14 Per ulteriori approfondimenti, vi lascio il link alla video analisi macro completa che ho pubblicato ieri sul mio canale YouTube.

Sul fronte crypto, Bitcoin si è stabilizzato in area $19000 dopo che in 48 ore ha testato nell'ordine il supporto a $18K e la resistenza sulla soglia psicologica $20K.

Lo scenario per il fine settimana ragionevolmente vedrà un calo fisiologico della volatilita, con la price action che dovrebbe svolgersi all'interno del vecchio range $19.500 - $18.500.

Ma Bitcoin quando riuscirà a piazzare un breakout decisivo e quale potrebbe essere il trigger?

Ne parleremo nelle successive analisi.

Giovedì è stato eseguito il nostro ordine su Ether, che avevamo piazzato in zona 1190 dollari.

Vi ricordo che potete consultare il portafoglio pubblico di investimento del canale Bitcoin facile nel link che trovate nel messaggio fissato in alto.

Buon fine settimana a tutti.
4.1K views14:23
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2022-10-15 17:22:21 Analisi dei mercati 15.10.22

La settimana appena conclusa ha confermato l'estrema volatilità che ha caratterizzando i mercati finanziari da settembre.

Addirittura giovedì l'S&P 500 ha registrato uno swing intraday superiore al 5%, livelli di volatilità che generalmente sono associati al mercato crypto e non certo al benchmark dell'azionario USA.

Bitcoin si è difeso bene, confermando la tenuta del supporto chiave nella regione $18K che gli ha consentito di essere uno dei pochi asset del panorama finanziario a non aver ancora aggiornato i minimi di giugno '22.

Capitalizzazione di mercato $920 miliardi, indice di BTC dominance 40%

Nonostante la buona performance di giovedì, ieri i mercati azionari hanno chiuso con forti ribassi.

I drivers principali della price action sono l'inflazione, gli utili in calo di alcune banche d'affari (anche se meno pesanti delle aspettative) e il ribasso del petrolio che ha trascinato giù il settore energetico.

Petrolio in calo a causa dei timori di una recessione e a Putin che ha confermato come la mobilitazione avviata il mese scorso si concluderà entro due settimane.

Ciò naturalmente alimenta le speranze che la guerra in Ucraina possa avviarsi al più presto verso una soluzione diplomatica.

Ma il passaggio chiave della settimana è relativo all'inflazione negli Stati Uniti, con l'ennesimo aumento del CPI Core (inflazione al netto di generi alimentari ed energia).

Questi dati suggeriscono che appena i prezzi dell'energia torneranno a salire, l'inflazione al consumo negli Stati Uniti raggiungerà livelli record come adesso accade in Europa.

Naturalmente gli investitori hanno accolto molto male i dati, con i mercati obbligazionari in grande affanno come dimostrano i rendimenti dei treasury decennali saliti sopra il 4%.

E con un debito pubblico USA di oltre $31.000 miliardi, quelle percentuali sono insostenibili.

Tuttavia nonostante il quadro fosco, potremmo essere vicini a un relief rally.

Attualmente il rischio più grande è quello di una crisi del debito.

Abbiamo già visto nei giorni scorsi come la Bank of England sia stata costretta a prolungare il suo programma di riacquisto dei titoli di Stato e come incredibilmente la Banca Centrale Svizzera sia stata costretta a chiedere un prestito alla Fed, che infatti ha aperto una linea di credito da oltre $3 miliardi che pare stiano diventando 6.

Ragionevolmente questi soldi serviranno per dare ossigeno a Credit Suisse e alle altre banche elvetiche in profonda difficoltà.

Dunque queste dinamiche lasciano presagire che molto presto le banche centrali saranno costrette a sotterrare l'ascia di guerra contro l'inflazione, per tornare alla vecchie abitudini.

Ad avvalorare questa ipotesi, ci sono le dichiarazioni del segretario al tesoro americano Yellen che si è detta molto preoccupata dai livelli di liquidità nel mercato obbligazionario americano.

In tale contesto, dubito fortemente che la Fed resterà a guardare rischiando di compromettere la reputazione dei propri titoli di Stato e dunque presto sarà costretta a riattivare il programma di quantitative easing.

Al momento il tesoro degli Stati Uniti si è rivolto alle grandi banche, con la richiesta di fornire liquidità al mercato obbligazionario. Naturalmente il denaro sarà fornito in larga misura dalla Fed attraverso le classiche operazioni Repo (prestiti agevolati overnight).

La prossima settimana usciranno nuovi rapporti trimestrali delle società di Wall Street e vista la situazione economica attuale è improbabile che siano positivi.

A mio avviso questo è l'unico elemento che gli investitori non hanno ancora prezzato: ossia il calo degli utili trimestrali sotto le previsioni.

Staremo a vedere, comunque è chiaro che il consenso ribassista sul mercato potrebbe favorire a breve un classico contro movimento, agevolato anche dalle azioni delle banche centrali ipotizzate in precedenza, riservando così piacevoli sorprese a chi è riuscito a mantenere la calma.

Ma dobbiamo considerare che l'attuale contesto macro è fortemente deteriorato e che siamo ancora in pieno bear market.
3.7K views14:22
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2022-10-08 13:22:43 PORTAFOGLIO TRADING PUBBLICO

Da qualche giorno abbiamo avviato una collaborazione con l'exchange Bitget, sponsor tra l'altro di importanti club sportivi tra cui la Juventus, dove apriremo un account di Copy Trading in modo che chi lo desideri potrà seguire la nostra operatività pubblica.

L'obiettivo sarà quello di piazzare qualche bel colpo di medio breve termine (inseriremo anche alcune operazioni della Trading Room del Circolo degli Investitori).

L'iniziativa si affianca al Portafogio d'Investimento Pubblico, che invece ha un respiro di medio lungo termine (consultabile nel messaggio fissato in alto).

Come premio per la nostra community, BitGet ha riservato un Mistery Box dal valore compreso tra 20 e 100 USDT prelevabili, che sarà consegnato ai primi 100 utenti che apriranno un account tramite il nostro referral link ed effettueranno un deposito minimo di $100, sottoforma di qualsiasi criptovaluta o stablecoin.

Chi ha piacere può registrarsi tramite questo referral link

https://partner.bitget.com/bg/bgBitcoinFacile

e depositare l'importo minimo per diventare esigibile all'assegnazione del premio, che avverrà automaticamente al termine della promozione alla fine di ottobre.

Il nostro account nella sezione copy trading è "Fondo Cerberus", il profilo è già pronto e sarà operativo al 100% in qualche giorno e chi lo desidera può iniziare già a seguirlo.

Ricapitolando, gli unici requisiti per aver diritto al Mistery box sono l'iscrizione tramite il nostro referral link e il deposito minimo di $100.

Abbiamo preparato anche un video tutorial completo su YouTube per chi non conosce la piattaforma





Ricordo che l'assegnazione del premio è a posti limitati e i primi 100 che seguiranno la procedura d'iscrizione, riceveranno il regalo direttamente nel proprio account.

Infine non vi pubblico il classico disclaimer asettico, ma è doveroso precisare che il trading è una disciplina estremamente complessa, soprattutto nell'attuale scenario macroeconomico, che va gestita con un attento money management.

Dal canto nostro cercheremo di avere un'operatività molto conservativa, così da evitare drawdown troppo profondi e oscillazioni violente.

Ciò non toglie che vale sempre la regola aurea per qualsiasi tipologia di investimento: investire solo ciò che si è disposti a perdere e che non pregiudica in alcun modo il proprio stile di vita.
894 views10:22
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