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Analisi di mercato 15/06/2022 Anche l'area chiave dei 20000 | Bitcoin Facile

Analisi di mercato 15/06/2022

Anche l'area chiave dei 20000 dollari, massimo storico pro tempore della bull run 2016/17, è sotto l'enorme pressione delle vendite e al momento in cui scrivo la principale criptovaluta è scambiata a circa 21.000 dollari.

La capitalizzazione dell'intero settore crypto è collassata sotto la soglia psicologica dei $ 1000 miliardi (920 per l'esattezza) e indice di BTC dominance è stabile in zona 45%.

Indice di paura/avidità 7 punti (extreme fear), vicino alla soglia più bassa mai registrata.

Lunedì e martedì i mercati azionari americani hanno registrato perdite significative, con l'S&P 500 che ha perso il supporto a 3800 punti per chiudere a 3735, confermando di essere ufficialmente in bear market.

L'indice del dollaro è sopra 105 punti e continua a salire.

L'innesco dei violenti ribassi è stata l'inflazione YoY in aumento all'8,6% negli Stati Uniti (un record dal 1981).

Oggi tutti si aspettano che la Fed reagisca duramente alzando i tassi d'interesse dello 0,75% e i mercati stanno scontando proprio questa eventualità.

Personalmente vedo più probabile un hike dello 0.50%, che sarebbe in linea con la politica di "atterraggio morbido" della banca centrale.

Comunque questa sera alle ore 19 italiane ci sarà lo showdown.

È chiaro che un hike dello 0,75% combinato a dichiarazioni di lotta aggressiva all'inflazione, produrranno effetti negativi su tutti i mercati finanziari.

Vediamo se prevarrà l'istinto di sopravvivenza dell'amministrazione Biden o la Fed manterrà la sua "indipendenza".

Presentarsi alle Mid-term di novembre con il crollo del mercato azionario ( metà degli elettori americani investe in borsa), un calo del mercato immobiliare, una riduzione dei posti di lavoro e l'aumento del peso specifico del debito pubblico e privato, non sarà un bel biglietto da visita per il partito democratico.

È chiaro però che, almeno formalmente, la Fed è indipendente e ha il chiaro mandato di preservare la tenuta del dollaro, pertanto la lotta all'inflazione potrebbe essere prioritaria per Powell rispetto alle prospettive politiche dei Democratici.

Anche in Europa la situazione è in fermento, con la BCE che ha previsto un aumento dei tassi d'interesse a luglio e i tassi ipotecari che sono già balzati a ridosso del 2% (nel 20/21 erano a circa 1.40%). Ne saranno "entusiasti" i sottoscrittori di mutui a tasso variabile.

Sul fronte crypto, Bitcoin è vicino alla soglia psicologica dei 20.000 dollari e la correlazione con il mercato azionario è sui massimi, con le prospettive del mercato decisamente cupe.

Ci sarà un calo sotto i 20K?

In base ai dati in nostro possesso, direi che è possibile.

Per un calo a $18K è sufficiente poco più di un - 10% dai livelli attuali, quindi non sarà una grande sorpresa.

E una volta giunti lì, il panico, le liquidazioni e gli stop loss faranno il resto.

15.000 dollari? Non è un'eventualità da escludere a priori.

Ma anche in questo caso non sarà nulla di catastrofico (a patto di essere serenamente in spot market, senza posizioni a leva o su derivati).

2 anni fa Bitcoin a $15K sarebbe stata musica per le orecchie di quasi tutti noi e tutta questa situazione non cambierà in alcun modo le prospettive di bitcoin nel medio lungo termine.

Parliamo sempre dello stesso asset deflattivo, programmato per ridurre la nuova supply in modo scientifico, infatti dopo l'halving del 2024 il tasso d'inflazione annuo di BTC (calcolato come percentuale di nuove monete emesse rispetto all'offerta corrente) sarà vicino allo zero.

Inoltre gli ultimi anni hanno dimostrato chiaramente come in quei paesi in crisi monetaria con l'iper-inflazione che distrugge le valute nazionali (Turchia, Iran, Argentina, Nigeria, etc..) la domanda di bitcoin e in costante aumento.

E l'attuale scenario macro sta presentando il conto dell'inflazione in molti altri paesi nel mondo, a causa anche del rafforzamento del dollaro, della crisi energetica e alimentare (pensate a quei paesi con il debito denominato in dollari).