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Analisi di mercato 30/06/22 Bitcoin è ancora negoziato all'i | Bitcoin Facile

Analisi di mercato 30/06/22

Bitcoin è ancora negoziato all'interno del trading range $18-22K e al momento della scrittura il prezzo della principale criptovaluta è di circa $19200.

Capitalizzazione di mercato $870 miliardi, indice di BTC dominance 43%.

Da lunedì gli indici azionari hanno palesato un andamento erratico, azzerato buona parte dei guadagni della scorsa settimana.

L'indice del dollaro è tornato a ridosso dei massimi a 105 punti e i futures SP 500 sono negativi.

Gli interventi di Lagarde (BCE) e Powell (FED) hanno evidenziato come lo scenario macro degli ultimi decenni caratterizzato da bassa inflazione non esiste più.

Ed è normale, vista la quantità di denaro iniettata nel sistema finanziario negli ultimi anni, mentre le supply chain sono in crisi.

Dunque i tentativi di presentare l'inflazione come inaspettata suonano alquanto stonati.

I dati sul PIL degli Stati Uniti sono peggiori delle aspettative, mentre l'OMS continua a esacerbare l'aumento dell'incidenza del covid del mondo.

Forse entro l'autunno questo sarà uno dei motivi per passare dalla "lotta senza quartiere all'inflazione" a "sostenere l'economia a ogni costo".

Lo scenario macro è drammatico.

La BCE ha annunciato l'intenzione di ridurre il programma di acquisto di titoli di stato con annesso aumento dei tassi a luglio e si è detta pronta anche ad agire in modo più aggressivo se necessario (ma difficilmente lo farà, visti i problemi del debito di paesi come Italia e Grecia).

Non c'è alcuna possibilità di contenere l'inflazione e anzi, viste le prospettive del settore energetico e alimentare, ragionevolmente avremo un ulteriore aumento dei prezzi.

Oltreoceano, il saldo delle partite correnti USA è negativo, inoltre sembra che questi ultimi abbiano deciso di "spegnere l'incendio" con la benzina.

Infatti molti stati controllati dai democratici (California, Colorado, etc.) stanno implementando misure di contrasto all'inflazione che prevedono la distribuzione di benefici economici a milioni di residenti, i quali riceveranno una media di $ 1.000.

E per una "strana coincidenza", le agevolazioni verranno erogate a fine ottobre, due settimane prima delle mid term dell'8 novembre.

Indubbiamente questo darà un po' di ossigeno ai mercati.

Sempre più paesi nel mondo si stanno sbarazzando dei titoli di stato americani, infatti in un mese la Cina ne ha scaricati per $36 miliardi e persino la filoamericana Taiwan ha venduto buoni del tesoro americani per $10 miliardi.

Nell'ultima settimana si sono svolti due importanti vertici: BRICS e G7.

Quest'ultimo ha vietato l'importazione di oro dalla Russia, affermando che ciò causerà danni per 19 miliardi all'anno.

Non vedo come la Russia possa pensare di vendere oro ai paesi del G7 dopo il blocco delle riserve in dollari ed euro, rischiando dunque che i proventi delle vendite subiscano la stessa sorte (mistero della fede).

Contestualmente il G7 ha deciso di fissare un prezzo limite per il petrolio russo, nel tentativo di calmierare i prezzi.

Anche in questo caso ritengo che si tratti di una semplice misura di facciata, dato che da aprile i volumi di vendita del petrolio russo in India e Cina sono saliti esponenzialmente. Cosa impedisce alla federazione russa di continuare a esportare in quei paesi a prezzi più alti?

Nulla e infatti le iniziative del G7 non hanno influenzato in alcun modo i prezzi del petrolio e oro.

Il vertice BRICS al contrario ha registrato importanti novità.

Iran e Argentina hanno inoltrato richiesta formale di adesione e presto il nome "BRICS" dovrà essere cambiato (BRICS+?)

Lo scenario geopolitico subirà profondi sconvolgimenti.

L'unione di Cina, Russia, India e altri paesi è economicamente autosufficiente.

Resta solo da costruire un'infrastruttura efficiente per i pagamenti transfrontalieri (sono già a lavoro du questo fronte) e aumentare il numero delle adesioni, così da mitigare notevolmente l'impatto delle sanzioni occidentali.

E il declino dei paesi del G7 proseguirà lento ma inesorabile (continua)