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Analisi di mercato 03/09/22 Bitcoin è ancora negoziato all'i | Bitcoin Facile

Analisi di mercato 03/09/22

Bitcoin è ancora negoziato all'interno del ristretto intervallo di prezzo $20.500-19.500 che ha caratterizzato gli scambi negli ultimi giorni e al momento della pubblicazione il prezzo della principale criptovaluta è di circa $19800.

Capitalizzazione di mercato $976 miliardi, indice di BTC dominance 39%

Gli indici americani dopo un'apertura di sessione caratterizzata da ingenti acquisti hanno virato al ribasso chiudendo in negativo, con il Nasdaq che ha perso l'1,31% e l'S&P 500 l'1,07% chiudendo a 3924 punti.

L'indice del dollaro chiude sui massimi a 109,57 punti e il petrolio continua il suo lento declino.

La dinamica estremamente volatile di ieri è stata determinata da una serie di fattori: in primis, dalle prese di profitto in vista del fine settimana lungo a Wall Street, dove lunedì le borse saranno chiuse.

Take profit che hanno interamente azzerato i profitti di inizio sessione, con l'S&P 500 sceso sui minimi di fine luglio.

I profitti di inizio sessione sono stati determinati dalla reazione ai dati sul mercato del lavoro statunitense peggiori delle previsioni, che dunque dovrebbero indurre la Fed a essere meno aggressiva nella lotta all'inflazione.

Ora si legge ovunque che settembre è storicamente il mese peggiore per i mercati azionari e che le azioni della Fed causeranno un crollo.

Oltre al fatto che parlarne ormai a giochi fatti ha un'utilità pari a zero (e infatti nel Circolo degli Investitori eravamo preparati a questa correzione da metà agosto) la situazione ricorda molto le fasi di consenso quasi unanime sul mercato e sappiamo bene che quando tutti si aspettano una cosa, spesso accade il contrario.

Inoltre, ieri nel tardo pomeriggio è arrivata la ciliegina sulla torta "geopolitica": la Gazprom, che avrebbe dovuto riaprire il Nord Stream 1 dopo i lavori di manutenzione, ha annunciato che il gasdotto resterà chiuso a tempo indeterminato per "problemi tecnici".

L'annuncio ha seguito quello dei paesi del G7 che stanno lavorando sull'introduzione di un tetto ai prezzi di gas e petrolio.

Il "price cap" sarà approvato da un'ampia coalizione di paesi, che vieteranno il trasporto di petrolio venduto a prezzi superiori a quanto stabilito.

Nell'analisi macro sul canale Azionario dedicheremo un focus sui possibili scenari dell'attuale crisi energetica.

Gli eventi principali che catalizzeranno l'attenzione degli Investitori nelle prossime settimane sono due: i dati sull'inflazione al consumo di agosto e il meeting FOMC (Federal Open Market Committee) che deciderà sugli aumenti dei tassi d'interesse dei Fed Funds.

In sintesi, settembre sarà un mese piuttosto "caldo".

Sul fronte crypto, Bitcoin è ancora all'interno del suo trading range di breve indicato in apertura, che però si sta restringendo. E se mettiamo a sistema questa dinamica con calo della volatilità, è molto probabile che nei prossimi giorni avremo un tentativo di breakout.

Oltre i limiti del range ci sono numerosi stop loss delle posizioni sia long che short dei trader di derivati e mani deboli varie (che spesso giocano il ruolo di liquidity provider per i grandi investitori), il che significa che il prezzo tenderà ad entrare in queste zone.

Nella precedente analisi avevamo detto come fosse necessario acquisire la liquidità che attualmente si trova nella regione $18/19K prima del successivo impulso al rialzo e l'unico modo è quello di "incentivare" le vendite sub $20K.

Dunque quale migliore occasione di qualche ghiotto stop loss.

La zona di stop superiore è a 20800+, quella inferiore sotto $19200.

Zona di capitolazione a circa $18.700, la cui rottura porterà BTC dritto sulla linea "Gustav" dei $18K, dove c'è un mare di liquidità in attesa (...)