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Analisi dei mercati 01.10.22 L'ultima settimana è stata cara | Bitcoin Facile

Analisi dei mercati 01.10.22

L'ultima settimana è stata caratterizzata da estrema volatilità, come si evince dagli swing di prezzo che hanno interessato tanto il mercato azionaro quanto quello crypto.

Tuttavia Bitcoin è riuscito a mantenere il supporto in area 19.000 dollari, mentre l'S&P 500 e il Nasdaq hanno aggiornato i minimi di giugno 2022.

Al momento della pubblicazione la principale criptovaluta è scambiata a circa $19.300.

Capitalizzazione di mercato $940 miliardi, indice di BTC dominance 39,5%.

Ieri i principali indici azionari hanno chiuso la settimana sulle montagne russe, con l'S&P 500 sceso su livelli del 2020.

Gli Incredibili swing intraday che hanno caratterizzato le ultime sessioni, restituiscono uno scenario che vede gli investitori totalmente in balia degli eventi e vittime di una profonda indecisione su quelli che saranno gli sviluppi futuri dal punto di vista macro e geopolitico.

Tecnicamente, quanto accaduto ieri dovrebbe indurre a un cauto ottimismo, infatti se è vero che la Russia ha annesso unilateralmente i territori conquistati nel Donbass dopo l'inizio dell'invasione, non ha lanciato ultimatum e anzi si è mostrata possibilista verso l'inizio di una trattativa.

Anche la Nato si è mostrata molto prudente, per bocca del suo segretario generale.

Chiaramente siamo ancora lontani dalla fine del conflitto, ma speriamo che le potenze interessate (direttamente e indirettamente) giungano presto a una soluzione più ragionevole.

E in questo contesto va inquadrato il discorso della Merkel che pochi giorni fa ha evidenziato come se da un lato sia giusto sostenere L'Ucraina, dall'altro la classe dirigente europea dovrebbe iniziare a lavorare su una strategia post bellica per gestire i futuri rapporti con la Russia.

Sul fronte meramente economico, il violento calo degli indici azionari è stato determinato anche dalla diffusione dei rapporti trimestrali della Nike e della Carnival, che hanno mancato le previsioni sugli utili e i cui titoli sono scesi rispettivamente del 12,81% e del 23,25%.

Consideriamo infatti che tra una settimana inizierà la stagione dei rapporti trimestrali e a quanto pare gli investitori stanno "prezzando" la possibilità che ci siano altre società che registreranno un calo degli utili nel terzo trimestre.

C'è una logica in questo ragionamento, ma dobbiamo tener conto anche di altri fattori.

Il consenso ribassista sul mercato (tutti si aspettano un ulteriore crollo degli indici azionari), in un contesto in cui l'economia americana si sta rivelando molto più resiliente del previsto, potrebbe riservare piacevoli sorprese.

Soprattutto se paragonata a quella europea in crisi profonda, che sta favorendo una fuga notevole di capitali dai mercati europei verso quelli americani.

Inoltre le migliaia di $ miliardi generati dalla Federal reserve nel biennio 2020/21 per contrastare la crisi covid sono ancora quasi interamente in circolazione, in attesa di essere nuovamente riversati sui mercati.

Per tutte queste ragioni, continuo a credere che non ci sarà un grande crash del mercato azionario statunitense e che anzi, visti i livelli di ipervenduto attuali, nelle prossime settimane è ragionevole aspettarsi un relief rally.

Sul fronte cripto, Bitcoin sta risentendo del contesto estremamente deteriorato sui mercati finanziari tradizionali, tuttavia è riuscito a reggere meglio delle aspettative conservando l'area di supporto a $19.000.

L'indice di BTC dominance è ancora sotto il 40%, con le altcoin che stanno reggendo piuttosto bene.

Ciò dimostra che sempre più persone comprendono come nelle attuali condizioni economiche, le criptovalute sono uno dei migliori asset in circolazione.

In tale contesto, gli eventi dell'ultima settimana sono piuttosto indicativi.

Infatti durante il crash della sterlina britannica scesa sui minimi del 1985 contro il dollaro, si sono registrati volumi record sul cross BTC/GBP.