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Analisi dei mercati 05.11.22 Questa settimana è stata davver | Bitcoin Facile

Analisi dei mercati 05.11.22

Questa settimana è stata davvero movimentata e ricca di novità sui mercati.

I principali indici azionari hanno registrato perdite davvero significative e ieri hanno accennato una timida ripresa, da livelli di iper venduto dove oggettivamente era lecito aspettarsi una reazione.

Invece per Bitcoin e le top altcoins è stata una settimana davvero notevole, con la principale criptovaluta che ha aggiornato i massimi locali a $21.500 e le top alts che hanno registrato rialzi in doppia cifra.

La capitalizzazione del mercato crypto è di $1.063 miliardi e la BTC dominance è al 38.7%.

Abbiamo detto che la settimana è stata caratterizzata da numerosi colpi di scena: il primo è stato senza dubbio il meeting del Federal Open Market Committee (FOMC) che ha sancito l’aumento dei tassi di interesse dei Fed funds al 4% (hike da 75bps).

In realtà l’evento era già ampiamente scontato dagli investitori, ma nella conferenza stampa Powell ha rilasciato dichiarazioni interlocutorie.

Inizialmente ha affermato che la Banca centrale avrebbe tenuto conto dell’effetto cumulativo dei rialzi dei tassi portati avanti da aprile (sottintendendo un cambio di regime), poi ha aggiunto che è prematuro parlare di una pausa nel rialzo dei tassi e che addirittura il terminal rate dei fed funds sarà più alto di quello stabilito nei dot plot di settembre, chiudendo una durissima conferenza stampa che ha contraddetto i toni molto più conciliativi emersi nella nota scritta del FOMC

Dopo una simile performance degna del “Cirque du Soleil”, gli indici azionari sono sprofondati con i titoli delle big tech che hanno aggiornato i minimi di marzo 2020.

Gli interventi successivi dei membri del FOMC hanno cercato di aggiustare un po’ il tiro, come la Collins che Ieri ha affermato come il ritmo del rialzo dei tassi di interesse potrebbe rallentare a breve grazie ai segnali incoraggianti nella lotta all’inflazione.

Quanto saranno incoraggianti lo vedremo il 10 novembre, giorno in cui saranno rilasciati i dati sul CPI americano di ottobre.

In tale contesto, è sempre più chiaro come la Fed non ha la capacità di aumentare i tassi d’interesse oltre il 5% e le ragioni sono palesi: Il rischio di una crisi del debito e del mercato immobiliare (i mutui trentennali a tasso fisso hanno superato il 7%), la crisi delle valute internazionali determinata dal dollaro in ascesa e la mancanza di liquidità sul mercato obbligazionario americano (le principali banche centrali mondiali vendono massicciamente titoli di Stato americani per poi acquistare le rispettive valute e mantenere su livelli accettabili l’exchange rate con il dollaro).

E non dimentichiamo che l’8 novembre negli Stati Uniti ci saranno le elezioni di medio termine, dove il partito democratico e l’attuale amministrazione Biden rischiano di perdere clamorosamente la maggioranza sia al congresso che alla camera.

Insomma, ci aspetta un’altra settimana estremamente movimentata e che avrà nella volatilità la sua principale connotazione.

Sul fronte crypto, abbiamo visto come finalmente Bitcoin sia riuscito a superare l’area $21K e a consolidarsi sopra il limite superiore del trading range che caratterizza gli scambi ormai da settimane.

La capitalizzazione di mercato continua a salire ed è probabile che nei prossimi giorni arrivi a $1.100.

Tuttavia non dimentichiamo la regola principale nel trading: acquistare a buon mercato e vendere alto. Non viceversa.

Da 48 ore i social sono invasi dai post dei soliti gallinacci tutti eccitati per i rialzi di BTC ed Ether, accessoriati dai target più improbabili.

La realtà è che Bitcoin andava acquistato a $19K e non a $21.500, così come ETH a $1200 e non a $1600.

E non perché non possano salire ulteriormente, ma perché il rapporto rischio rendimento è decisamente peggiore.

Un’altra tendenza sbagliatissima è la caccia ossessiva alla prossima “gemma”, con il risultato di disperdere le risorse su asset privi di valore.

Ma come dobbiamo selezionare efficacemente le nostre monete tra le decine di migliaia del marketcap?

Lo vedremo tra poco.