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Analisi dei mercati del 18.02.23 Bitcoin ha preservato l'are | Bitcoin Facile

Analisi dei mercati del 18.02.23

Bitcoin ha preservato l'area pivot sul supporto nella regione $21K di cui abbiamo parlato nell'analisi precedente, ponendo le basi per l'aggiornamento dei massimi annuali a $25.300 nella giornata di giovedì 16 febbraio, in totale controtendenza ai principali indici azionari e all'oro decisamente più in affanno.

La capitalizzazione di mercato è salita a $1117 miliardi e l'indice di BTC dominance è al 42,5%.

Ieri i mercati azionari hanno chiuso la settimana all'insegna della presa di profitti, favorita anche dall'OpEx di febbraio.

L'indice Nasdaq ha perso lo 0,58% e l'S&P 500 lo 0,28% per chiudere a 4079 punti.

All'inizio della sessione americana la situazione sembrava volgere al peggio, con l'S&P 500 sceso momentaneamente sotto 4050 punti, poi in chiusura c'è stata una leggera ripresa mentre l'indice del dollaro e i rendimenti obbligazionari hanno iniziato a perdere terreno.

Le difficoltà sono iniziate giovedì sera con le dichiarazioni di due presidenti regionali della Federal Reserve (Mester e Bullard) che hanno detto senza mezzi termini che al prossimo meeting FOMC la Fed dovrebbe alzare i tassi dello 0,50%, facendo così da controaltare alla presidente della BCE che poche ore prima aveva annunciato che la BCE proseguirà con la sua stretta aggressiva dei tassi d'interesse.

In realtà Mester e Bullard non hanno diritto di voto al FOMC, dunque le loro dichiarazioni hanno zero rilevanza ai fini pratici.

In ogni modo, il dibattito sulle politiche monetarie delle banche centrali si è improvvisamente rianimato dopo che in settimana i dati sull'inflazione al consumo e alla produzione americana hanno registrato una discesa dei prezzi inferiore alle aspettative. E se mettiamo a sistema anche il mercato del lavoro estremamente resiliente (tasso di disoccupazione ai minimi di 40 anni) e le vendite al dettaglio in forte aumento, il rischio di una seconda ondata inflazionistica non è poi così residuale.

In realtà la situazione è piuttosto fluida e alcuni dati sulla produzione industriale e sul mercato immobiliare mostrano ancora un'economia americana in contrazione.

In ogni modo, anche alla luce dello stato di iper-comprato in cui versano gli indici azionari, è opportuno avere un approccio molto conservativo.

E vista anche la perdita del supporto dell'S&P 500 (indice di riferimento dell'azionario USA) a 4100 punti e le crescenti tensioni macro e geopolitiche, a mio avviso dobbiamo aspettarci quantomeno un pullback dai livelli attuali.

Per dirla più chiara, dai livelli attuali a mio avviso è più probabile una correzione che un breakout di 4200 punti, restando comunque sempre all'interno del trading range di medio lungo termine tra 3800 e 4200 punti.

Ricordo per gli appassionati del trading di indici azionari che nel Circolo degli Investitori forniamo giornalmente i livelli principali sul mercato delle opzioni relativo all’indice S&P 500.

Opzioni che ormai sono tra i principali drivers dei mercati finanziari.

Sul fronte crypto, abbiamo visto in apertura che bitcoin ha aggiornato con forza i massimi 2023, nonostante il contesto esterno non fosse dei più favorevoli.

Al momento i tentativi di rottura tecnica della resistenza e soglia psicologica a 25.000 dollari si sono conclusi con dei pesanti rigetti in zona $24K, che comunque sono stati assorbiti dai compratori senza particloari problemi.

Penso che ci saranno ancora altri tentativi di superare $25K nel corso del fine settimana lungo (lunedì le borse americane saranno chiuse).

Tuttavia dobbiamo essere consapevoli che non sarà facile superare il livello $25K.

Dopotutto parliamo del limite superiore dell'ampio trading range in cui Bitcoin è stato scambiato da giugno 2022. E in un contesto come quello attuale, un breakout tecnico di una simile resistenza non è affatto scontato.

D'altrocanto immaginate il numero di posizioni short che si stanno accumulando in zona $25000, con stop loss tra $25500 e $26100.