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Bilancio del 2022 e prospettive per il 2023 Il 2022 è giunto | Bitcoin Facile

Bilancio del 2022 e prospettive per il 2023

Il 2022 è giunto al termine ed è tempo di bilanci. Se volessimo descriverlo con una frase, potremmo dire che da solo vale almeno un decennio in termini di importanza degli avvenimenti e delle dinamiche che lo hanno caratterizzato.

Ci sono stati cambiamenti globali nell'economia, nelle relazioni internazionali e nella politica interna di tutti i principali paesi.

Dal punto di vista geopolitico, abbiamo conosciuto meglio i “nostri alleati”, i “nemici” e noi stessi: chi vale cosa e chi è capace di cosa.

Sul fronte macroeconomico, 15 anni di Quantitative easing e tassi d'interesse a zero, con gli investitori che hanno metabolizzato la convinzione di avere sempre le "spalle coperte" dalle banche centrali, hanno prodotto l’era della cheap money.

L'inflazione però ha posto fine all'esegesi del denaro a buon mercato, con le principali banche centrali che hanno avviato uno dei cicli monetari più restrittivi degli ultimi 50 anni, lasciando i mercati "dopati" improvvisamente a secco di liquidità, (l'indice Nasdaq ad esempio ha realizzato una performance YTD del -30%).

Ed è proprio per questo motivo che assistiamo alla scena di mercati finanziari e investitori che elemosinano un "pivot" della Fed, così da tornare ai fasti del decennio passato.

In un simile scenario, ripercorriamo velocemente le principali lezioni apprese del 2022.

1. L’epoca dell’up-only è finita.

Il 2022 è stato uno degli anni più brutali sui mercati finanziari, che ha prodotto innumerevoli "vittime".

Pensate a quanti “Wolf of Wall Street” de noantri sono cresciuti conoscendo solo il contesto macro degli ultimi 15 anni, che ha favorito rialzi unidirezionali sui mercati azionari e obbligazionari.

O, peggio, solamente il biennio d'oro 2020-21 quando molte persone hanno lasciato il lavoro e si sono trasferite negli Emirati Arabi nella convinzione di aver trovato l'eldorado nel trading di azioni e criptovalute o nella costituzione di start up del settore crypto, il cui unico scopo era quello di realizzare un token e generare hype sul progetto, per poi monetizzare sulle spalle degli investitori retails, nel più classico esempio di signoraggio della blockchain che ha caratterizzato la stagione delle ICO prima e della DeFi/NFT/Metaverse poi.

Purtroppo per loro, il 2022 ha impartito una lezione molto dura e infatti stiamo assistendo al contro esodo dei suddetti fenomeni, che tornano a casa e al vecchio lavoro con la coda tra le gambe (lavoro che forse perderanno tra qualche mese a causa della recessione economica).

2. Fine della globalizzazione.

L'epoca del denaro a buon mercato è prosperata sulla globalizzazione, che ha consentito di interconnettere tutte le principali economie mondiali, abbattendo i costi di produzione e logistica. Ciò ha mantenuto l'offerta in linea con l'espansione della domanda prodotta dalla continua iniezione di denaro nel sistema finanziario, evitando che l'inflazione superasse il livello target delle banche centrali (anche se qui dovremmo aprire il capitolo "panieri CPI", ma non è questo il contesto).

Una volta che il covid prima e la guerra in Ucraina con le relative tensioni geopolitiche poi hanno inceppato il meccanismo, si è creata una strozzatura clamorosa nelle supply chain mondiali penalizzando il lato offerta, proprio nel momento di massima espansione monetaria del biennio 20-21 e conseguente esplosione della domanda. La conseguenza è stata l'inflazione fuori controllo.

3. Le banche centrali saranno costrette quasi sicuramente ad alzare il target di inflazione del 2%.

Nel 2023 quasi certamente assisteremo a un calo significativo dell'inflazione, ma il problema si ripresenterà nel momento in cui le banche centrali invertiranno nuovamente la tendenza verso una politica monetaria espansiva, per dare ossigeno alle economie mondiali in forte sofferenza a causa del ciclo restrittivo attuale.

Il nuovo contesto macro e geopolitico che si è determinato nel 2022, rischia di riprodurre lo stesso effetto anche in futuro, regalandoci nuove fiammate inflattive.