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Analisi dei mercati del 25.02.23 Bitcoin ha trascorso tutta | Bitcoin Facile

Analisi dei mercati del 25.02.23

Bitcoin ha trascorso tutta la settimana nel tentativo di rompere la resistenza nella regione $25K, ma il mancato breakout ha prodotto un deciso rigetto dei prezzi che ha spinto la principale criptovaluta a ridosso del primo livello di supporto chiave in area $22.500.

Al momento della pubblicazione Bitcoin è scambiato a circa 23.000 dollari.

Capitalizzazione di mercato $1056 miliardi, indice di BTC dominance 42,1%.

Ieri gli indici azionari hanno subito una violenta frustata al ribasso, con il Nasdaq in calo dell'1,69% e l'S&P 500 in calo dell'1,05% per chiudere a 3970 punti.

L'indice del dollaro ha chiuso la settimana in deciso rialzo, arrivando a sfiorare quota 106 punti e il rendimento dei treasury a 10 anni è salito in zona 4%.

Ieri gli indici azionari hanno scontato i dati sull'indice dei prezzi PCE, che ha confermato la tendenza emersa la scorsa settimana di una recrudescenza dell'inflazione.

Anche il PCE Core (prezzi al netto di generi alimentari ed energia) è cresciuto, sia su base mensile che su base annua.

Ciò ha prodotto un rapido mutamento nella narrazione macro: solo due settimane fa il Presidente della Fed Powell parlava del processo di disinflazione in corso, mentre i dati attuali sembrano andare in controtendenza.

A mio avviso però è presto per parlare di un forte rimbalzo dell'inflazione basandoci esclusivamente sui dati di gennaio, che potrebbero rappresentare un'eccezione.

Inoltre consideriamo il fatto che i dati macro spesso sono soggetti a revisioni significative (ad esempio giovedì il PIL americano del Q4 '22 è stato rivisto al ribasso).

In ogni modo, i mercati finanziari hanno iniziato a scontare la probabilità che la Fed alzi ulteriormente il suo terminal rate (addirittura qualcuno ha iniziato a paventare il 6%) e che si torni a un regime di hike da 0,50% in luogo dello 0,25% attualmente sul tavolo.

Direi che dopo i prosismi dati sull'inflazione di febbraio (prezzi al consumo e alla produzione), avremo più informazioni per formulare delle ipotesi più concrete.

In tale contesto, l'indice S&P 500 è sceso sui minimi di fine gennaio a 3945 punti chiudendo la sessione sotto la soglia psicologica 4000 punti (che è anche lo strike price con la gamma più ampia in vista dell'OpEx del 17 marzo).

Sul fronte crypto, Bitcoin sembra aver trovato supporto nella regione $23K, ma in prospettiva di medio lungo termine i due supporti chiave sono rispettivamente in area 22.500 e 21.000 dollari.

Una settimana fa abbiamo parlato dei possibili fattori alla base di una correzione o di una continuazione del rialzo.

Come è emerso negli ultimi giorni, il forte livello di resistenza nella regione $25K si sta rivelando molto solido e non è stato possibile raggiungere le zone di stop loss delle posizioni short.

Di conseguenza, Bitcoin è stato inviato al limite inferiore del trading range che ha caratterizzato la price action nelle ultime due settimane.

Anche la forza del dollaro e le conseguenti difficoltà degli indici azionari hanno avuto un ruolo importante nella dinamica ribassista scontata da Bitcoin.

Cosa ci aspetta la prossima settimana e quali fattori influenzeranno il mercato delle criptovalute?

1. Azione normativa contro stablecoin, exchange o altcoin e retorica aggressiva da parte delle autorità di regolamentazione, principalmente degli Stati Uniti (di questo parleremo dopo);

2. Correlazione con il mercato azionario in calo;

3. Se Bitcoin perde il supporto a $22.500, ragionevolmente scenderà a testare il supporto successivo in zona $21K. In questo caso le altcoin, che nelle ultime due settimane hanno registrato performance di tutto rispetto, potrebbero subire una correzione nell'ordine del 20-30%.

E quest'ultimo aspetto condurrà al panico e alla fuga dal mercato, alla luce del deterioramento della qualità degli investitori che si verifica sempre dopo un rialzo significativo del mercato.