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Comunque fino a quando Bitcoin tiene l'area di supporto $22.50 | Bitcoin Facile

Comunque fino a quando Bitcoin tiene l'area di supporto $22.500-$22.800, è più realistico un nuovo test a $25K che un calo a $21.000. E in quest'ultimo caso, molte altcoins aggiorneranno nuovamente i massimi locali.

Il mercato crypto è diventato resiliente alla negatività, nonostante il fuoco di fila a cui è stato sottoposto nelle ultime settimane.

L'ultimo "colpo" in ordine di tempo è stato sparato dal chairman della SEC americana, che in un'intervista al New York Magazine ha affermato che ETH e le altre altcoin del settore possono essere classificate come security (titoli).

Da mesi assistiamo ormai a un attacco concentrico contro il settore crypto da parte delle agenzie di regolamentazione internazionale e dalla stampa finanziaria mainstream, tanto che alcuni membri del Congresso americano stanno mostrando pubblicamente le proprie rimostranze contro questo palese ostracismo nei confronti del settore crypto (l'ultimo in ordine di tempo è stato il Senatore Bill Hagerty).

Inoltre, anche il FMI sta attaccando le criptovalute che, parole loro, "potrebbero minare il sistema monetario globale".

Inoltre, il chairman dell'FMI afferma che "i divieti assoluti sulle criptovalute non sono l'ideale, ma non dovrebbero essere esclusi".

Ora, alla luce del “track record” del FMI non mi preoccupano particolarmente le loro minacce.

Intanto la realtà è che il sistema finanziario mondiale ha minato se stesso in totale autonomia, prima generando denaro dal nulla e distribuendo l'inflazione a tutto il mondo, per poi usarla come strumento utile a raggiungere obiettivi politici.

Inoltre il FMI è noto per il fatto che i paesi che seguono le sue raccomandazioni economiche e ricevono la sua assistenza, sono destinate a una crisi economica devastante con conseguente impoverimento della popolazione e una serie di problemi correlati.

Pertanto, le raccomandazioni del FMI andrebbero interpretate al contrario.

Per quanto riguarda il divieto di utilizzo delle criptovalute, credo che sia uno scenario irrealistico. Non fosse altro perché in un mondo ormai estremamente polarizzato, se una parte dovesse procedere a in giro di vite definitivo, avremmo l’altra pronta ad agire da contrappeso.

Non a caso infatti, contestualmente a queste manovre aggressive da parte dei regolatori occidentali, stiamo assistendo a un'inaspettata apertura al settore crypto da parte della Cina.

Infatti il governo di Honk Kong è al lavoro su un frame work normativo per disciplinare il settore e ha coinvolto in questo processo anche grandi società come Interactive Brokers e Alibaba.

Inoltre consideriamo l’opportunità che l’attuale linea dura dell’amministrazione USA, potrebbe essere solo una reazione fisiologica per “salvare la faccia” in seguito al crack dell’exchange FTX, dato che la piattaforma aveva ottimi rapporti con numerosi membri del Congresso e delle agenzie di regolamentazione del paese per il tramite del suo Ceo Sam Bankman Fried.

Vedremo i successivi sviluppi, ma la resilienza del settore è ormai un dato di fatto.

Auguro a tutti un buon fine settimana e vi ricordo che a questo link trovate la registrazione della video analisi di mercoledì, nel caso non abbiate potuto seguirla in diretta.