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La prima. I tassi si fermeranno al 4%, che è poi lo scenario c | Vantaggio Sleale - Investing e Trading

La prima. I tassi si fermeranno al 4%, che è poi lo scenario che riteniamo probabile, perché rappresenta un buon compromesso tra la necessità di raffreddare la domanda, ancorare le aspettative d’inflazione a un livello basso ed essere cauti nel superare i rialzi dei tassi. Se questa stima fosse confermata, significherebbe che la BCE aumenterà i tassi di 50 bp altre due volte. Le aspettative di inflazione dei consumatori a lungo termine sono tuttavia da tempo stabili intorno al 3%. E questo gap è una delle maggiori preoccupazioni della BCE;
la seconda. I tassi si fermeranno al 6%, il che significa che l’inflazione del 2023 dell’Eurozona supererà mediamente il 6%. Quindi per combattere l’inflazione a lungo termine la politica della banca centrale dovrebbe diventare molto più restrittiva con i tassi di interesse di riferimento che dovrebbero essere più alti del tasso di inflazione.
L’ultima considerazione che vorremmo fare riguarda il positivo concerto delle banche centrali visto recentemente nella crisi del settore bancario USA e della Svizzera. La sfida dei prezzi va combattuta insieme. Sarebbe infatti difficile comprendere un’inflazione elevata solo nell’Area euro e stabilmente sotto il 2% nel resto del mondo, o viceversa. Le banche centrali devono muoversi insieme o non raggiungeranno mai l’obiettivo. E se il concerto non sarà rapido, i tassi d’interesse potrebbero continuare a salire, sia nell’Eurozona che a livello globale.

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