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Vantaggio Sleale - Investing e Trading

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Gli ultimi messaggi

2023-04-21 10:00:06 A breve LIVE con Eugenio Sartorelli, Mirko Castignani, Antonio Landolfi e Peter Braganti:

https://www.youtube.com/live/OaJ3Q0BxPiI?feature=share
54 views07:00
Aprire / Come
2023-04-21 09:59:15  
Aiutato dalla ripresa del turismo, il settore dei servizi dovrebbe crescere in modo importante nel 2023 – 2024, man mano che l'impatto del Covid-19 tenderà a diminuire. La crescita manifatturiera del 2023 dovrebbe tuttavia essere frenata da una debole domanda mondiale, ma è attesa migliorare nel 2024.
 
I recenti annunci per aumentare la produttività agricola, come la creazione di servizi digitali per la pianificazione delle colture e il sostegno alle startup agricole, saranno importanti per sostenere la crescita dell'agricoltura a medio e lungo termine.
 
L'inflazione media del 2023 dovrebbe ridursi al 5% nell'anno fiscale 2023, ipotizzando una moderazione dei prezzi del petrolio e dei generi alimentari, ed è attesa rallentare ulteriormente al 4,5% nel 2024 con l'attenuarsi delle pressioni delle principali catene di approvvigionamento. La politica monetaria nel 2023 dovrebbe quindi continuare ad essere restrittiva, soprattutto con il persistere dell'inflazione core, mentre ci aspettiamo che diventi più accomodante nel 2024.
 
Il disavanzo delle partite correnti dovrebbe scendere al 2,2% del PIL nel 2023 e all'1,9% nel 2024. Riteniamo che la crescita delle esportazioni di beni si modererà nel 2023 prima di migliorare nel 2024 grazie agli incentivi legati alla produzione e agli sforzi per migliorare il contesto imprenditoriale (normative sul lavoro semplificate, miglioramenti nel settore dell'IT e in altre aree di crescita manifatturiera). La crescita delle esportazioni di servizi è stata robusta lo scorso anno fiscale e, sebbene sia prevista in contrazione, si prevede che continuerà a rafforzare la posizione complessiva della bilancia dei pagamenti.
 
E quindi si investe sul mercato indiano oppure i potenziali rischi superano i potenziali rendimenti? Al momento riteniamo che siano sostanzialmente due i rischi per gli investitori: il rischio aziendale e quello di mercato.
 
Per scongiurare i rischi aziendali, gli investitori dovrebbero analizzare la qualità della gestione, la corporate governance e la solidità finanziaria prima di investire. Inoltre, meglio evitare le società molto indebitate, visti che i tassi di interesse elevati, tendono a comprimere la redditività netta;
 
Per quanto riguarda il rischio di mercato, accettare scommesse in settori che potrebbero essere influenzati negativamente da ulteriori aumenti dei tassi come quello immobiliare o selezionare attività ad alto indebitamento con tassi di copertura a basso interesse potrebbe esporre gli investitori a rischi maggiori.
 
Il settore dei servizi IT in India, in particolare, potrebbe essere quello che sopporta il peso maggiore del crollo di SVB e delle altre banche, considerato che alcune delle grandi aziende IT indiane che hanno un'esposizione significativa verso le banche sotto stress.
 
Nel breve periodo, riteniamo che ci siano diversi fattori da considerare e che pensiamo possano avere un impatto sulla performance del mercato azionario. Tra questi:  
 
decisione sul tasso di interesse della RBI. Si prevede che la RBI aumenterà il tasso pronti contro termine di ulteriori 25 punti base nel prossimo meeting, poiché l'inflazione al dettaglio continua a rimanere elevata rispetto al limite di tolleranza della banca centrale dal 2% al 6%;
 
Tasso di inflazione. Gli economisti si aspettano che il tasso di inflazione diminuisca ulteriormente, ma è improbabile che scenda stabilmente al di sotto del 6% nel breve termine;
 
Utili aziendali. Gli utili per il FY23 iniziano ad essere annunciati e siamo convinti che avranno un enorme impatto sul movimento del mercato azionario;
 
Vendite di auto FY23. I dati sulle vendite di auto in un paese con una popolazione relativamente giovane hanno un impatto notevole sulla visione complessiva delle vendite per l'intero anno finanziario.
67 views06:59
Aprire / Come
2023-04-21 09:59:15 Abbiamo più volte discusso dell’economia USA, di quella dell’Europa e di quella della Cina. Vorremmo prendere in esame anche quella di un’altra grande nazione: l’India.
 
Cominciamo ad inquadrare il paese. L'India, che conta 1,4 miliardi di abitanti, può essere considerata a pieno titolo come una tra le più fiorenti economie nel panorama mondiale. L’India risulta essere al sesto posto come PIL nominale a prezzi correnti e la terza per potere di acquisto, classificandosi così come uno dei sistemi economici maggiori per crescita.
 
L’economia indiana è caratterizzata da settori molto diversi che comprendono l’agricoltura, necessaria per la sussistenza, e l’ambito industriale nella sua forma più moderna. Le aree che maggiormente spingono l’economia sono l’esportazione, il settore dei servizi e il terziario avanzato, nonostante ben oltre i due terzi dei cittadini indiani abbiano come fonte di reddito primaria l’agricoltura.
 
Uno dei vantaggi sul quale può puntare il continente indiano, che potrebbe sembrare banale ma che in realtà non lo è affatto, è la grande diffusione della lingua inglese parlata correntemente da una buona parte della popolazione e in genere utilizzata in ambito economico oltre che per l’attività gestionale delle aziende. Questo porta un sicuro vantaggio all’India nel panorama economico mondiale, anche riguardo all’espansione del liberismo economico, specialmente nei confronti della Cina, sua diretta concorrente e parimenti in crescita accelerata.
 
L’età media della popolazione indiana è in genere piuttosto bassa e con una bassa presenza di anziani rispetto alle altre fasce di età. L’alto tasso di natalità, caratteristica della nazione, genera un incremento della forza lavoro di quella parte di cittadini che va dai 15 ai 65 anni. Questa fascia di popolazione, che tra l’altro è già ampia poiché supera abbondantemente il miliardo di unità, dovrà ovviamente essere sostenuta con la creazione di posti di lavoro se si vuole scongiurare il pericolo di incrementare disoccupazione, povertà e denutrizione diffusa.
 
Il grande incremento della popolazione è quindi un punto particolarmente importante per contrastare il diretto antagonista commerciale, la Cina. Tra le categorie di servizi ce n’è uno che offre un particolare vantaggio all’India poiché fa da stimolo ad altri ambiti strettamente collegati tra loro: l’Information Technology, definito una straordinaria opportunità economica per l’India, dal momento che conta per oltre il 54% del PIL.
 
Vediamo qualche numero riferito all’economia. La Banca asiatica di sviluppo (ADB) prevede che la crescita del PIL si attesti al 6,4% nell’anno fiscale 2023 (che si concluderà il 31 marzo 2024), in contenuto rallentamento dal 6,8% del 2022 e salirà al 6,7% nel 2024, trainato da consumi e investimenti privati grazie alle politiche governative per migliorare le infrastrutture di trasporto, la logistica e l'ecosistema aziendale.
 
La leggera riduzione della crescita nel 2023 è principalmente dovuta al rallentamento economico globale in corso, condizioni monetarie restrittive e prezzi del petrolio elevati. Nonostante il rallentamento delle principali economie del pianeta, il tasso di crescita dell'India è più forte che in molte economie simili e riflette un consumo interno relativamente robusto e una minore dipendenza dalla domanda globale. Inoltre, la forte spinta infrastrutturale del governo indiano nell'ambito dell'iniziativa Gati Shakti (National Master Plan for Multimodal Connectivity) del Primo Ministro, lo sviluppo della logistica e lo sviluppo del corridoio industriale, contribuiranno in modo significativo all'aumento della competitività industriale e alla crescita futura.
 
Il miglioramento delle condizioni generali del mercato del lavoro e la fiducia dei consumatori, ci aspettiamo che guideranno la crescita dei consumi privati. Anche l'impegno del governo centrale ad aumentare significativamente la spesa in conto capitale nel 2023, nonostante l'obiettivo di un deficit fiscale inferiore al 5,9% del PIL, è atteso stimolare la domanda.
68 views06:59
Aprire / Come
2023-04-20 18:02:15 Se ve lo siete persi....



285 views15:02
Aprire / Come
2023-04-19 20:18:19 Dopo una scorpacciata di opzioni oggi pomeriggio nell'appuntamento di cui trovi il link qui sopra, stasera c'è la presentazione di ITM, il nostro corso avanzato di opzioni: https://us02web.zoom.us/webinar/register/2716813760472/WN_LluwrgoKR-eb7YUpHFojwQ
262 views17:18
Aprire / Come
2023-04-19 15:41:14
Al posto del consueto appuntamento con Wall Street Caffè, oggi ci spostiamo sul canale YouTube di IG, dove il nostro Andrea Vaturi sarà ospite fisso di IG Trading Room, l’appuntamento quotidiano dedicato al Live Trading!



Collegati alle 15.15 sul canale YouTube di IG e segui Andrea che parlerà di Opzioni!



330 views12:41
Aprire / Come
2023-04-19 08:40:06 • In terzo luogo, le azioni cinesi godono di una bassa correlazione con le azioni globali. Il mercato azionario cinese evidenzia una correlazione del 25% con l'indice MSCI World. Il che significa che un'allocazione alle azioni cinesi potrebbe offrire vantaggi di diversificazione in un momento in cui le economie avanzate sono bloccate in un ciclo di inasprimento delle politiche monetarie;
 
• In quarto luogo, il governo cinese è impegnato a promuovere la cultura dell'innovazione per guidare la crescita economica. In questo ha un innegabile vantaggio in quanto produce un numero maggiore di laureati in scienze, tecnologia, ingegneria e matematica, grazie alla vastità della sua popolazione. Detiene per esempio già un'ampia quota di mercato globale nella produzione di energia solare, a batteria ed eolica.

P.s vi aspetto questa sera precisi precisi.

https://us02web.zoom.us/webinar/register/2716813760472/WN_LluwrgoKR-eb7YUpHFojwQ
423 views05:40
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2023-04-19 08:40:06 La ripresa economica dovrebbe naturalmente portare ad un aumento dell'inflazione, in particolare nel settore dei servizi. Inoltre, riteniamo che la completa riapertura della Cina aumenterà la domanda globale di materie prime il cui prezzo si ripercuoterà sull’inflazione globale. Il rischio di reflazione sembra comunque contenuto, almeno nella fase attuale, in quanto l'offerta potrebbe recuperare rapidamente terreno per soddisfare la crescente domanda nazionale.
 
A livello di politica monetaria, osserviamo come la PBoC abbia mantenuto invariati i livelli dei tassi dopo il taglio dell’agosto 2022. Ciò significa che la banca centrale mantiene una politica monetaria prudente durante il ciclo di aumento della FED. L’eventuale taglio dei tassi di interesse amplierebbe infatti l'inversione dei rendimenti Cina-USA e innescherebbe il deprezzamento del tasso di cambio del RMB e il deflusso di capitali. Riteniamo quindi che la politica monetaria si baserà maggiormente su strumenti di quantità piuttosto che di prezzo, come ad esempio tagli ai coefficienti di riserva obbligatoria (RRR) e altre misure di allentamento mirate alle PMI e ai settori colpiti dalla pandemia.
 
Per quanto riguarda la politica fiscale, riteniamo che questa continuerà ad essere espansiva attraverso lo strumento delle emissioni di titoli di Stato locali e sull'innalzamento del rapporto tra disavanzo di bilancio e PIL al 3% dal 2,8% del 2022. Sulla politica abitativa, che ha avuto una brusca inversione di tendenza a partire dalla fine del 2022 durante il crollo degli alloggi e il rallentamento economico, le autorità riconoscono che l'alloggio è il fattore importante per garantire la ripresa della crescita dopo la revoca dello “zero Covid”. Quindi, in aggiunta al “piano in 16 punti” promulgato a fine 2022, sono state attuate politiche di stimolo del mercato immobiliare sia a livello dell’offerta che della domanda.
 
E quindi si investe in Cina? Crediamo che la Cina possa offrire agli investitori una interessante fonte di potenziale crescita nel 2023, visto soprattutto che diverse nazioni sono sull'orlo della recessione quale effetto degli enormi stimoli monetari e fiscali protratti nel tempo che hanno creato la base per l’esplosione dell’inflazione. Al contrario, l'inflazione Cinese rimane moderata, consentendo alle autorità di allentare le politiche monetarie e fiscali per sostenere la crescita economica.
 
Non ci sentiamo tuttavia di escludere che la strada da percorrere per gli investitori in Cina possa inizialmente essere accidentata. Le autorità hanno abbandonato bruscamente la loro strategia zero-Covid alla fine dello scorso anno ed evidentemente non erano del tutto preparate a passare alla vita endemica, dati i bassi tassi di vaccinazione tra gli anziani e la capacità limitata del sistema ospedaliero.
 
La rimozione delle restrizioni Covid ha visto infatti aumentare i tassi di infezione e la Cina potrebbe subire più di un milione di decessi correlati a Covid. Finora non vi è alcun segno che il governo introduca misure per appiattire il tasso di infezione, il che implica che una nuova ondata di Covid potrebbe essere eccezionalmente alta, ma anche rompersi rapidamente. Anche se la fase di riapertura della Cina sarà probabilmente irregolare, i dati economici del 1Q23 sono stati migliori del previsto e potremmo quindi già aver superato il picco dell'impatto economico.
 
Per concludere, vorremmo evidenziare almeno quattro ragioni per cui gli investitori dovrebbero prendere in considerazione un'allocazione alle azioni cinesi:
 
• In primo luogo, la Cina si trova sul lato opposto del ciclo economico rispetto a molti mercati sviluppati, con un'inflazione favorevole che consente ai politici cinesi di mantenere una posizione monetaria e fiscale accomodante. Ciò contribuirà a guidare la crescita economica mentre gran parte del resto del mondo sarà in recessione;
 
• In secondo luogo, le valutazioni dei mercati ci sembrano interessanti. Le azioni cinesi vengono scambiate con uno sconto di circa il 30% rispetto alla media degli ultimi 15 anni sulla base del P/E;
 
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2023-04-19 08:40:06 Vista l’accelerazione del PIL, come sta andando l’economia Cinese e vale la pena investire in Cina? Procediamo con ordine e cominciamo con l’economia. Ad inizio marzo, il governo cinese ha fissato un obiettivo di crescita del PIL del 5% per il 2023. Crescita che molti analisti considerano moderata, soprattutto dopo quella bassa del 2022 (+3%) e minore dagli anni ’70 e un'attività economica più forte del previsto quest'anno (il PIL del 1Q23 ne è un esempio).
 
A metà marzo, nel suo primo briefing con i media come premier, Li Qiang ha sostenuto che non sarà facile raggiungere l'obiettivo di crescita del 5%, considerato che il PIL cinese ha superato US 17,8 trilioni (per dare un’idea della dimensione, ricordiamo che il PIL USA è pari a US 20,3 trilioni) l'anno scorso, che è una base piuttosto elevata. Ma soprattutto il 5% di crescita deve essere inquadrato all’interno di prospettive economiche globali per nulla promettenti.
 
Diversi analisti considerano tuttavia l'obiettivo di crescita della Cina moderato, poiché è probabile che la seconda economia più grande del mondo cresca più velocemente del 5% quest'anno. Il paese ha registrato una crescita del PIL del 3% nel 2022, il secondo tasso più basso in oltre quattro decenni, quale effetto congiunto delle interruzioni dovute alla pandemia, della crisi del mercato immobiliare e dell'indebolimento della domanda di esportazioni, che hanno pesato sulla crescita.
 
Nel primo trimestre, come abbiamo visto, l'economia ha mostrando forti segnali di ripresa grazie soprattutto ad un aumento della spesa dei consumatori e della stabilizzazione dei prezzi delle nuove case, a conferma che le misure del governo per sostenere il settore immobiliare in difficoltà cominciano ad evidenziare positivi effetti in alcune città. Diversi economisti hanno rivisto al rialzo le loro stime di crescita del PIL nel 2023, con alcuni di loro che prevedono un tasso fino al 5,8%. UBS, per esempio, ha alzato le sue previsioni per il 2023 dal 4,9% al 5,4%, mentre Morgan Stanley ha previsto una crescita del 5,7%.
 
Siamo convinti che l'obiettivo di crescita del PIL del governo sia relativamente prudente, ma riteniamo molto pragmatico al fine di garantire una sana ripresa economica dopo gli schock dello scorso anno causati dal Covid. Crescita, che non appare nemmeno essere sostenuta da nessun massiccio programma di stimoli. Il che non significa che l'economia cinese non sia destinata ad affrontare ancora numerosi ostacoli. Motivo questo perché preferiamo essere prudenti riguardo al ritmo della ripresa di quest'anno.
 
Per quanto riguarda l'occupazione, il rapporto di lavoro del precedente governo di Li Keqiang prevedeva la creazione di circa 12 milioni di posti di lavoro per il 2023, mentre il governo attuale è meno ottimista prevedendo circa 1 milioni di posti di lavoro in meno. Non è escluso che se l'occupazione nella prima metà del 2023 dovesse risultare significativamente peggiore rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, il governo pompi ulteriori stimoli nell'economia per stimolarne la crescita.
 
La domanda diventa allora quali sono i driver della crescita economica nel 2023 e probabilmente nel 2024? Siamo convinti che il principale motore di crescita nei prossimi due anni saranno i consumi interni e gli investimenti manifatturieri e nelle infrastrutture. Le esportazioni saranno invece rallentate dalla minore crescita USA e UE, perlomeno nel 2023. Il settore finanziario attirerà più afflussi e investimenti diretti esteri in un RMB più forte e, crediamo, mercati finanziari migliori.
 
L'economia Cinese, al pari di tutte le altre economie mondiali, è anch’essa alle prese con diverse tipologie di rischi: come ricostruire la fiducia del mercato e riparare i bilanci delle famiglie e delle imprese; il crollo del settore immobiliare dove nonostante le autorità abbiamo promulgato il "Piano in 16 punti" per sostenere il mercato, la sua piena efficacia rimane una sfida per il futuro; il rallentamento della domanda estera nel 2023.
 
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Aprire / Come
2023-04-18 15:40:56 Wall Street Caffé 18/4/2023
https://www.youtube.com/live/c3QDLJTSPaQ?feature=share

Vi ricordiamo l'appuntamento al Wall Street Caffé!

Dal lunedì al venerdì alle ore 15:20 interne a Mirko e Andrea.

- Analisi dei principali mercati: principali Azioni, Criptovalute, Indici, cambi valutari (Forex) e Future delle materie prime.

- Spesso vengono aperte operazioni di trading in diretta, con le opzioni e non solo, e poi seguite nei giorni successivi
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