Get Mystery Box with random crypto!

Vantaggio Sleale - Investing e Trading

Logo del canale telegramma tradingvs - Vantaggio Sleale - Investing e Trading V
Logo del canale telegramma tradingvs - Vantaggio Sleale - Investing e Trading
Indirizzo del canale: @tradingvs
Categorie: Criptovalute
Lingua: Italiano
Abbonati: 1.50K
Descrizione dal canale

www.vantaggiosleale.it
Investing, trading, opzioni, news economiche e analisi.
Il canale ufficiale di Mirko e Andrea! https://tracking.avapartner.com/hwgAAA

Ratings & Reviews

2.67

3 reviews

Reviews can be left only by registered users. All reviews are moderated by admins.

5 stars

0

4 stars

1

3 stars

1

2 stars

0

1 stars

1


Gli ultimi messaggi 6

2023-03-27 09:23:57 inevitabile
 
Indice IFO di marzo in uscita alle 10:00 (stima 90.9 punti contro 91,1 di febbraio). Da seguire alle 10:30 il discorso del presidente della Buba.
 
Ordini di beni durevoli USA di febbraio decisamente peggiori rispetto alle stime (-1% contro +0,6% atteso), mentre il PMI composito, che misura la crescita dell’attività economica del paese, di marzo è risultato superiore alle stime (53,3 punti contro 47 atteso).
 
Landing o no landing, questo è il problema. Si è discusso per mesi se l’economia USA si stesse dirigendo verso una recessione. I rapidi movimenti nei mercati dopo i fallimenti bancari regionali sembra che abbiano fatto propendere gran parte degli analisti verso una recessione. E i mercati lo hanno fatto capire piuttosto chiaramente: crollo dei rendimenti obbligazionari, forte calo dei prezzi del petrolio e delle azioni e aumento della volatilità, sono infatti tutti segnali che di solito preludono ad una recessione.
 
Del resto, è facile intuire che l’inasprimento delle condizioni finanziarie a seguito della crisi di alcune banche in un’economia come quella USA il cui PIL è determinato per oltre il 60% da consumi e investimenti a debito, porterà inevitabilmente ad una contrazione della crescita economica. Secondo JP Morgan, una stima molto approssimativa è che una crescita più lenta dei prestiti da parte delle banche di medie dimensioni potrebbe sottrarre da mezzo a un punto percentuale circa al PIL nel prossimo anno o due. Se così sarà, e se la politica monetaria continuerà ad essere restrittiva, entro la fine dell’anno gli USA entreranno in recessione.
 
Del resto, il reddito reale continua a diminuire, i tassi di interesse stanno salendo e il presidente della FED afferma che le turbolenze nel settore finanziario indurranno le banche a inasprire i loro standard di prestito rendendo ancora più difficile ottenere prestiti. La flessione del reddito reale pesa sulla fiducia delle famiglie che fanno sempre più fatica a coprire l’aumento dei costi di cibo, alloggio e altre spese.
 
Secondo l’annuale Modern Wealth Survey di Charles Schwab, gli americani affermano che avrebbero bisogno di un patrimonio netto medio di US 774.000 per sentirsi finanziariamente a proprio agio e più di US 2 milioni per sentirsi ricchi. Il punto è che non conta tanto quanti dollari hai, ma quello che puoi comprare. Qualsiasi ammontare di denaro che guadagni meno del tasso di inflazione perde potere d’acquisto nel tempo. L’indice del sentimento dei consumatori dell’Università del Michigan, attentamente monitorato dalla FED, è recentemente sceso per la prima volta da mesi, così come l’indice di fiducia dei consumatori del Conference Board è in calo.
 
Sono sempre meno i consumatori che stanno pianificando di acquistare una casa o un’auto o di spendere soldi per altri articoli di grandi dimensioni come un grande elettrodomestico o una vacanza. Il calo della spesa, abbinato all’aumento dei tassi di interesse, potrebbe contribuire a spingere l’economia in una recessione nel breve termine.
 
E i mercati azionari? Solitamente i minimi di un mercato ribassista vengono testati nuovamente per garantire che il minimo sia veramente stato raggiunto. Il crescente rischio di recessione è ora amplificato dalla maggiore probabilità che le banche limitino i loro prestiti. Di conseguenza, la domanda da farsi è se il minimo del 12 ottobre reggerà. In caso contrario, è probabile che si vedrà l’S&P 500 raggiungere i 3.200 punti come un altro probabile obiettivo.
 
Anche i titoli del debito sono stati scambiati in modo drammatico. Il rendimento del Tesoro a 2 anni è passato in pochi minuti dal 3,93% al 3,72% (ben lontano dal 4,22% di picco delle ultime settimane). E proprio la scadenza a 2 anni riteniamo che rifletta più da vicino le opinioni degli investitori su dove sta andando la politica monetaria della FED.
433 views06:23
Aprire / Come
2023-03-26 18:36:09
Appena terminate le giornate dedicate allo spread trading!

Chi era presente?
Come é andata?
86 views15:36
Aprire / Come
2023-03-26 11:49:51 Webinar stra-consigliato organizzato dal nostro amico/collega Stefano Bargiacchi profste con numerosi ospiti che analizzeranno l'asset class che rischia di diventare la più interessante dell'anno: le commodities.
49 views08:49
Aprire / Come
2023-03-26 11:47:57 E' l'ora delle commodities?

Il Webinar dedicato ad un'Asset Class decisiva (specialmente ora...)

Con me ci saranno Peter Braganti, Davide Biocchi e Giuseppe Lauria

Riserva il tuo posto: https://bit.ly/42Cpubg
48 views08:47
Aprire / Come
2023-03-24 15:58:49 Wall Street Caffé 24/3/2023
https://www.youtube.com/live/ZQhT8lGTC2w?feature=share

Vi ricordiamo l'appuntamento al Wall Street Caffé!

Questa settimana alle 14:20 interne a Mirko e Andrea.

- Analisi dei principali mercati: principali Azioni, Criptovalute, Indici, cambi valutari (Forex) e Future delle materie prime.

- Spesso vengono aperte operazioni di trading in diretta, con le opzioni e non solo, e poi seguite nei giorni successivi
334 views12:58
Aprire / Come
2023-03-24 11:06:15 La prima. I tassi si fermeranno al 4%, che è poi lo scenario che riteniamo probabile, perché rappresenta un buon compromesso tra la necessità di raffreddare la domanda, ancorare le aspettative d’inflazione a un livello basso ed essere cauti nel superare i rialzi dei tassi. Se questa stima fosse confermata, significherebbe che la BCE aumenterà i tassi di 50 bp altre due volte. Le aspettative di inflazione dei consumatori a lungo termine sono tuttavia da tempo stabili intorno al 3%. E questo gap è una delle maggiori preoccupazioni della BCE;
la seconda. I tassi si fermeranno al 6%, il che significa che l’inflazione del 2023 dell’Eurozona supererà mediamente il 6%. Quindi per combattere l’inflazione a lungo termine la politica della banca centrale dovrebbe diventare molto più restrittiva con i tassi di interesse di riferimento che dovrebbero essere più alti del tasso di inflazione.
L’ultima considerazione che vorremmo fare riguarda il positivo concerto delle banche centrali visto recentemente nella crisi del settore bancario USA e della Svizzera. La sfida dei prezzi va combattuta insieme. Sarebbe infatti difficile comprendere un’inflazione elevata solo nell’Area euro e stabilmente sotto il 2% nel resto del mondo, o viceversa. Le banche centrali devono muoversi insieme o non raggiungeranno mai l’obiettivo. E se il concerto non sarà rapido, i tassi d’interesse potrebbero continuare a salire, sia nell’Eurozona che a livello globale.

Questa mattina mi trovate in diretta:
https://www.youtube.com/live/75Tkrx3UuH0?feature=share
372 views08:06
Aprire / Come
2023-03-24 11:06:13 Ieri le richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione sono risultate più basse delle aspettative (191k contro 197 attese) e di quella della scorsa settimana, pari a 192k. Economia USA che continua quindi a creare posti di lavoro e sembra ben lungi dal rallentare.
L’intervento del presidente della BCE, intervenuta mercoledì scorso alla conferenza “The ECB and its Watchers XXIII”, non è stato particolarmente denso di novità per i mercati. La Lagarde si è infatti limitata a ribadire che l’area euro è stata colpita da uno shock inflazionistico che si sta trasmettendo all’economia e che l’inflazione complessiva segnerà probabilmente una brusca flessione quest’anno, per effetto del calo dei prezzi dell’energia e dell’allentamento delle strozzature dell’offerta, ma la dinamica dell’inflazione di fondo rimane vigorosa. Nulla di nuovo quindi.

Così come nulla di nuovo è stato detto circa il percorso futuro della politica monetaria. Dopo aver ricordato che l’aumento complessivo dei tassi negli ultimi 12 mesi è stato di 350 bp (mai successo nella storia europea), non si è però chiesta per quale motivo dopo il forte aumento invece di scendere l’inflazione ha continuato a crescere.



E proprio da questa considerazione partono le incertezze dei mercati: se la BCE ha tutti gli strumenti a disposizione per raggiungere la stabilità dei prezzi (come ha più volte sostenuto la Lagarde) e questi continuano a risultare instabili, i casi sono tre: o gli strumenti a disposizione non funzionano, o non sono ancora stati usati, oppure sono stati usati male. A distanza di un anno dai primi aumenti, l’ipotesi dello sfasamento temporale degli effetti della politica monetaria non sta tanto in piedi.



Le previsioni di inflazione della BCE la collocano al 2,1% nel 2025, con una revisione al ribasso rispetto alle precedenti proiezioni formulate in dicembre. Ma probabilmente nemmeno alla BCE ci credono, visto che sottolineano che l’intervallo di confidenza attorno a queste previsioni è “insolitamente ampio”. Che detto in altri termini significa che potrebbe risultare decisamente più elevata.



Nonostante il calo dei prezzi dell’energia comporti un’attenuazione della principale determinante di inflazione, i prezzi dei beni (energetici e non) importati continuano a rimanere elevati (la deflazione non si vede) e in ulteriore crescita, minando alla radice la disinflazione in tutti i settori economici. Se la domanda aggregata aumentasse dagli attuali livelli compressi, si potrebbe anche osservare una sorta di scambio di ruoli tra le pressioni sui prezzi all’importazione e quelle sui prezzi interni, per cui le spinte sui prezzi resterebbero nel complesso elevate. E quindi difficilmente la dinamica inflattiva risulterebbe in attenuazione.



Detto questo, è chiaro che la politica monetaria deve essere orientata al futuro, dato lo sfasamento temporale che caratterizza la sua trasmissione e che la futura traiettoria dei tassi dipenderà dal riscontro o meno nelle previsioni di una convergenza durevole dell’inflazione verso l’obiettivo del 2% e da quanto questa viene ritenuta affidabile. La domanda è quali condizioni economiche ci saranno in Europa nel momento in cui l’obiettivo verrà raggiunto, soprattutto alla luce della costante flessione dei salari reali.



La domanda è strettamente correlata ad un’altra, ovvero dove si fermerà la stretta della BCE? Abbiamo provato a fare delle ipotesi.
333 views08:06
Aprire / Come
2023-03-23 16:09:46 Wall Street Caffé 23/3/2023
https://www.youtube.com/live/tHXc7jLo2lE?feature=share

Vi ricordiamo l'appuntamento al Wall Street Caffé!

Questa settimana alle 14:20 interne a Mirko e Andrea.

- Analisi dei principali mercati: principali Azioni, Criptovalute, Indici, cambi valutari (Forex) e Future delle materie prime.

- Spesso vengono aperte operazioni di trading in diretta, con le opzioni e non solo, e poi seguite nei giorni successivi
385 views13:09
Aprire / Come
2023-03-23 14:48:23
Ieri durante Wall Street Caffè Andrea ha illustrato quello che ormai chiamiamo il Fed Pattern e ieri sera si è avverato in modo molto preciso.

Ne parliamo più tardi
379 views11:48
Aprire / Come
2023-03-23 11:30:14 Non solo, ma l'entità del picco nei prestiti di emergenza della FED suggerirebbe che si tratta di una crisi molto grave nel sistema bancario e che avrà effetti a catena significativi sull'economia reale;
 
• Ulteriori rialzi dei tassi potrebbero intensificare lo stress, considerato che una parte del problema è dovuta al forte e veloce rialzo dei tassi. Ulteriori aumenti potrebbero infatti aggravare le condizioni che hanno portato alle corse agli sportelli abbassando ulteriormente il prezzo delle obbligazioni possedute dalle banche regionali chiamate a vendere titoli a prezzo inferiore a quello di acquisto per far fronte ai prelievi, minacciando così la loro salute finanziaria e innescando così ulteriori prelievi;
 
• Obiettivi monetari e finanziari della Fed incrociati? Aumentando i tassi subito dopo aver adottato misure per alleviare lo stress bancario, sembra piuttosto incoerente. Gli obiettivi di politica monetaria della FED potrebbero quindi essere visti come una sorta di “lavoro ai ferri corti” con i suoi obiettivi di stabilità finanziaria. Sarebbe sorprendente se dopo aver fatto di tutto per sostenere la stabilità finanziaria, la FED rischiasse di indebolire i propri sforzi con un aumento dei tassi.
 
Non ci resta che aspettare ulteriori chiarimenti.
383 views08:30
Aprire / Come