2021-11-24 17:48:36
Analisi di mercato 24/11/2021 Gli ultimi giorni hanno visto i ribassisti di BTC prendere d'assalto i recenti minimi locali, con continui aggiornamenti (l'ultimo ieri a $ 55400).
L'area $ 55K al momento di sta rivelando un buon pivot di liquidità, che infatti ha consentito ai prezzi di rimbalzare fino alla regione 57000 dollari, dove bitcoin è attualmente scambiato.
Capitalizzazione di mercato $ 2566 miliardi.
Indice di BTC dominance 41,7%.
Indice Paura/Avidità 42.
Gli indici azionari americani navigano a ridosso dei massimi, mentre l'oro continua a registrare pesanti vendite, portandosi sotto 1800 dollari l'oncia.
Di converso, l'indice del dollaro ieri ha stampato il massimo degli ultimi 18 mesi, a ridosso dei 97 punti.
In generale, possiamo concludere inequivocabilmente che le recenti dinamiche sui mercati sono state favorite dalla notizia della conferma di Powell a Presidente della Fed.
Nonostante appartenga al campo delle "colombe", Powell è percepito dagli investitori come molto più moderato nelle sue convinzioni rispetto all'altro contendente Lael Brainard.
Per questo le previsioni sono orientate su un rialzo dei tassi d'interesse a medio termine come contrasto all'inflazione, che in questo modo sarà più contenuta.
Dunque gli investitori stanno apportando le opportune modifiche ai loro portafogli.
In tale contesto, i rendimenti dei Treasury americani a due e cinque anni sono balzati ai loro valori più alti dall'inizio del 2020, l'indice del dollaro è salito e le quotazioni dell'oro (un tradizionale rifugio dai rischi inflazionistici) sono crollate.
Anche bitcoin (un asset-rifugio non convenzionale dall'inflazione), sta scontando tali conclusioni.
Personalmente non credo ci sia margine per un aumento dei tassi d'interesse, anzi molto presto prevedo un cambio della narrativa che tornerà sull'inevitabilità del Quantitative Easing e delle politiche monetarie espansive.
Infatti se consideriamo gli attuali livelli di indebitamento pubblici e privati, un aumento dei tassi sarebbe disastroso, con famiglie e risparmiatori che vedrebbero schizzare i tassi d'interesse su mutui e prestiti.
Senza contare il livello di debito pubblico di tutti gli Stati.
Sul fronte crypto non ci sono particolari novità da segnalare, dunque il mercato è scambiato sotto l'influenza dei fattori tecnici.
Il deflusso di BTC dagli exchange continua senza sosta, con le riserve delle piattaforme scese ai valori più bassi dalla metà del 2018.
L'enorme mole di liquidità presente nell'intervallo 50.000-54.000 dollari, lascia intendere che sia quella l'area designata dalle whales come "buy the dip zone".
Inoltre, c'è da evidenziare l'aspetto che nonostante il calo significativo del mercato, l'afflusso di fondi verso gli exchange di criptovaluta è praticamente raddoppiato nell'ultimo periodo.
In serata potremmo avere un nuovo scossone.
Infatti verrà pubblicato il verbale dell'ultima riunione del Comitato federale degli Stati Uniti.
Neanche a dirlo, l'argomento all'ordine del giorno è il contrasto dell'inflazione.
I rischi qui, purtroppo, si spostano verso il basso, poiché il paradigma stesso distorce la percezione dei fatti.
Se dal verbale emergerà che uno o più membri del Comitato hanno votato per un aumento dei tassi d'interesse, questo sarà quasi certamente motivo di vendita su azionario, oro e bitcoin, per le ragioni indicate in precedenza.
Se le dichiarazioni invece saranno improntate alla neutralità e alla cautela, allora potremmo avere una timida crescita dei mercati.
Dal punto di vista del trading di breve, il quadro tecnico rimane invariato.
L'area $ 53500 - 55000 si sta dimostrando efficace nel contenere i venditori, tuttavia è bene attendere segnali di consolidamento più chiari prima di posizionarsi long.
In tal senso, una serie di minimi crescenti su timeframe bassi (1H, 4H) sarebbe propedeutica a una ripresa dell'uptrend di medio breve termine.
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